No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20200308

Crogiuolo

Motorpsycho, Viper Club Firenze, domenica 13 ottobre 2019

La settimana forse più intensa della mia vita, almeno quella concertistica, si apre con gli storici norvegesi, che per una ragione o per un'altra, nonostante tutte le loro discese in terra italica, non avevo mai visto dal vivo. Famosi per i loro concerti molto lunghi, si presentano con leggero ritardo sull'orario schedulato, senza band di apertura. Il palcoscenico è quello del Viper Theatre di Firenze, dove non mettevo piede da tempo, che vede una discreta presenza di pubblico, nonostante appunto, la band norvegese sia venuta molte volte a suonare in Italia, e pure questa volta con molte date distribuite lungo lo stivale.

Il concerto scorre come un fiume lento. Dura circa due ore e mezzo, quindici canzoni (delle loro) distribuite lungo la loro sterminata discografia in maniera impressionante (guardate qua, soprattutto in basso, le statistiche che indicano da quali album provengono), eseguendo addirittura pure una cover (Black to Comm degli MC5), con qualche chiacchiera (non troppe) da parte di Bent e Hans (il primo leggermente più loquace), e tantissima tecnica. E' quello che fa dei Motorpsycho una band impossibile da catalogare, ed è quello che puoi apprezzare, perfino ad occhi chiusi.


The concert flows like a slow river. It lasts about two and a half hours, fifteen songs (in their style, so very long) distributed along their vast discography in an impressive way (look here, especially below, the statistics that indicate which albums they come from), even performing a cover (Black to Comm by MC5), with some chat (not too many) from Bent and Hans (the first slightly more talkative), and lots of technique. This is what makes Motorpsycho a band impossible to catalog, and it is what you can appreciate, even with your eyes closed.

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