Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
L'attore teatrale e regista Yūsuke Kafuku vive a Tokyo con la moglie Oto, una sceneggiatrice che concepisce le sue storie durante il sesso e gliele racconta. Impara le sue battute ascoltando i nastri registrati da Oto, mentre guida la sua Saab 900 Turbo rossa. Dopo che Yūsuke si è esibito in Aspettando Godot, Oto lo presenta alla giovane star televisiva Kōji Takatsuki. Yūsuke torna a casa presto un giorno e trova sua moglie che fa sesso con Kōji, ma non li disturba. Dopo un incidente d'auto, Yūsuke scopre di avere il glaucoma a un occhio e deve prendere un collirio per prevenire la cecità. Un giorno, Oto chiede di avere una conversazione seria con Yūsuke. Dopo aver trascorso la giornata guidando da solo, Yūsuke torna a casa e trova Oto morta per un'emorragia cerebrale. Dopo il funerale, Yūsuke crolla mentre interpreta il ruolo principale in Uncle Vanya.
Ottimo film dell'altrettanto ottimo regista giapponese, intricato, ben recitato, splendidamente diretto, riflessione amara sulla perdita e sul rimorso, lo ammetto, gli avevo tolto mezzo punto perché, se fosse stato per me, non avrebbe, come invece è successo, vinto l'Oscar per il miglior film in lunga non inglese nel 2021 (io lo avrei dato al norvegese The Worst Person in the World), quindi, rivaluto la mia votazione, e, se non lo avete ancora fatto, vedetelo, in attesa del nuovo film di Hamaguchi.
Excellent film by the equally excellent Japanese director, intricate, well acted, splendidly directed, bitter reflection on loss and remorse, I admit, initially I took half a point off him because, if it had been up to me, it wouldn't have won, as happened instead, the Oscar for the best non-English feature film in 2021 (I would have given it to the Norwegian The Worst Person in the World), therefore, I reevaluate my vote, and, if you haven't already done so, see it, waiting for the new one Hamaguchi film.
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