Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
È l'anno 1962: Olli Mäki
è un pugile finlandese dilettante diventato professionista della città di Kokkola che, mentre partecipa a un matrimonio, si innamora della sua amica Raija. Si recano a Helsinki dove il suo manager Elis Ask sta preparando la grande occasione di Olli: una lotta per il titolo del campionato dei pesi piuma della World Boxing Association contro il famoso pugile americano Davey Moore allo Stadio Olimpico di Helsinki. L'incontro sarebbe uno dei più grandi eventi nella storia dello sport finlandese, anche se la maggior parte delle persone, incluso Olli, sono scettiche: il curriculum di Moore surclassa di gran lunga quello di Olli.
Debutto estremamente interessante nel lungometraggio del regista, già attore, finlandese, incentrato sulla figura del pugile suo concittadino. Ottimo il cast, la mano è visibilmente influenzata dal connazionale Kaurismaki, ma il tutto risulta leggermente meno ermetico. Da seguire.
Extremely interesting debut in the feature film by the Finnish director, former actor, focused on the figure of his fellow citizen boxer. The cast is excellent, the hand is visibly influenced by his compatriot Kaurismaki, but everything is slightly less hermetic. To follow.
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