Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
In una comunità rurale isolata, ogni tanto i trafficanti di droga che controllano la zona portano via violentemente una ragazza. Per evitare che le loro figlie subiscano questo destino, le madri del paese adottano misure come tagliarsi i capelli per dare loro un aspetto maschile, creare nascondigli nelle loro case per nasconderle ed essere in grado di distinguere suoni come l'abbaiare dei cani o quello dei motori dei camion che lasciano presagire la presenza di narcotrafficanti nelle vicinanze. Tre amiche: Ana, Paula e María hanno vissuto tutta la loro infanzia abituate a questo ambiente. Ana, che vive sola con la madre Rita da quando suo padre è andato a lavorare negli Stati Uniti, si interroga costantemente sulle ragioni di ciò che accade in città e il suo desiderio di vivere un'infanzia normale spesso entra in conflitto con gli sforzi della madre per mantenerla al sicuro.
Adattamento del libro Prayers for the Stolen di Jennifer Clement, il debutto nel lungometraggio di fiction della regista salvadoregna/messicana è un grande film di denuncia, che affronta una lotta vera, della quale noi abbiamo solo sentito lontani echi. Facce e storie indimenticabili. Non perdetevelo.
Adapted from the book Prayers for the Stolen by Jennifer Clement, the Salvadoran/Mexican director's feature film debut is a great film of denunciation, which deals with a real struggle, of which we have only heard distant echoes. Unforgettable faces and stories. Don't miss it.
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