No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130127

Two Hats

Homeland - di Gideon Raff (sviluppato da Howard Gordon e Alex Gansa) - Stagione 2 (12 episodi; Showtime) - 2012

Inutile che vi dica che chi non ha visto la prima stagione, non deve assolutamente leggere quello che seguirà. Dopo l'amara fine della sua carriera alla CIA, Carrie, che ha deciso spontaneamente di sottoporsi ad elettroshock per migliorare il suo disturbo bipolare, si sta lentamente rimettendo in piedi. Prende le medicine, vive col padre, insegna inglese ad una classe di immigrati che la adorano. Certo, il suo è stato un fallimento su tutta la linea, visto che Brody, al contrario, è ormai un affermato, conosciuto e benvoluto membro del congresso degli Stati Uniti, e sta per essere candidato alla carica di Vice Presidente da Bill Walden, l'attuale Vice Presidente (e, non dimentichiamolo, l'uomo che Brody avrebbe dovuto far saltare in aria col suo giubbotto da kamikaze, il colpevole della morte, tra gli altri, del figlio di Abu Nazir), che ormai stravede per Brody. Senza contare che le rispettive mogli stanno diventando amiche, e pure tre i figli, Dana (Brody) e Finn (Walden) comincia ad esserci qualcosa. Nel frattempo, in Medio Oriente non c'è pace, Israele ha bombardato un impianto nucleare in Iran, e l'Iran minaccia ritorsioni. Saul è a Beirut, e all'improvviso Estes manda Galvez a contattare Carrie: la moglie di un comandante di Hezbollah, un'informatrice, contatta la CIA perché ha informazioni importanti ed urgenti, ma vuole parlare solo con Carrie, che a suo tempo la reclutò. Tutto torna in gioco.

Lo staff degli sceneggiatori di Homeland (che è, ricordiamocelo, ispirato alla serie israeliana Hatufim) continua a stupirmi. Sarò ingenuo, ma dopo i fuochi d'artificio della prima adrenalinica stagione mi domandavo come avrebbero fatto per rendere interessante la seconda. La risposta ha tardato un anno ad arrivare, ma è stata altrettanto eccitante e piena di cliffhanger. Homeland, a dirvela tutta, è stata la serie che, ad ogni nuovo episodio, mi lasciava con una insaziabile curiosità per quello seguente, e nel giro degli episodi stessi riusciva a spiazzarmi continuamente. Se ancora non l'avete vista (in Italia andrà in onda su Fox dal 30 gennaio 2013), non voglio anticiparvi niente, ma sappiate che fino agli ultimi episodi verrete tenuti in tensione, e quando penserete che è tutto finito, i giochi saranno continuamente riaperti.
Se qualcuno potrebbe pensare a Homeland come a una serie smaccatamente filo-statunitense e anti-araba, sappia che, seppur da un punto di visto ovviamente statunitense, non si fanno sconti neppure agli USA e alla loro politica sporca e ai maneggi per i giochi di potere.
Nel cast sempre ben amalgamato, spicca ovviamente la sempre più brava Claire Danes (Carrie Mathison), e si fa spazio la giovanissima Morgan Saylor nei panni di Dana Brody (pensate, in The Sopranos appariva nei panni della giovane Meadow, la figlia di Tony). New entry di questa stagione l'inglese Rupert Friend (Il bambino con il pigiama a righe, The Young Victoria) nei panni di Peter Quinn, un misterioso analista CIA, apparizione per F. Murray Abraham negli ultimi episodi.
Aspetto la terza stagione, che partirà probabilmente tra settembre ed ottobre del 2013, con grande interesse.

6 commenti:

mazza ha detto...

davvero non capisco tutto il clamore attorno a Homeland, ho appena finito si vedere la 5a puntata della 2a serie. un grosso boh. trovo tutto noioso e per nulla interessante. la bruttissima copia di 24. i tempi, i temi trattati e i cliffhanger sono esattamente gli stessi ma più noiosi. rimane quindi il BOH iniziale.

jumbolo ha detto...

credo che dovrai arrenderti all'evidenza: tutti gli appassionati sono esterrefatti davanti a Homeland, per cui il tuo è un punto preso, l'eccezione che conferma la bontà del prodotto.
nonostante tu avessi detto peste e corna della prima stagione, stai guardando la seconda. nessuno ti obbliga, soprattutto se trovi tutto noioso. oppure lo fai perché tutti ne parlano? :))

mazza ha detto...

diciamo che è (era) una serie con delle potenzialità- dovrai anche ammettere che nella prima serie almeno due episodi sono completamente inutili e che nel secondo, sempre alla 5a puntata, un episodio è interessante forse metà e quello che rimane è riempitivo. l'unica cosa che può salvare Homeland è davvero sapere, come dici giustamente, dove andranno a parare riguardo il rapporto americani/arabi. forse è giusto questo che m'interessa sapere.
una serie che sto finendo di vedere è The Killig che mi piace molto di più e trovo fatto molto meglio.

jumbolo ha detto...

diciamo che te fin dal primo episodio hai deciso che faceva cagare e porti avanti la tua azione di demolizione nonostante tutto. diciamo che gli sceneggiatori di questa serie sono dei fenomeni. diciamo che continuerai a vederla, ma continuerai a dire che fa cagare.
fa niente. ti si vuole bene lo stesso.

mazza ha detto...

erri!
ho annusato la vaccata quando Carrie si smaschera con Brody. e non mi è nemmeno piaciuto quando Brody non si fa esplodere per amore dei figli. quindi non mi fa cagare e basta, è stato un work in progress. poi, come ben sai, sono sempre pronto a ricredermi quindi vedrò tutta la seconda serie, con calma, poi torno qui e faccio sapere. riguardo agli "sceneggiatori fenomeni" al momento non li vedo.
e cmq la Baccarin è topa fuori misura.

l'hai visto The Killing?

jumbolo ha detto...

no. il poliziesco non è proprio il mio genere preferito, quindi di solito escludo cose del genere, ma questo non lo avevo mai sentito nominare.