Cowboys & Aliens - di Jon Favreau (2011)
Giudizio sintetico: da evitare (1/5)
Giudizio vernacolare: robba da torta
Arizona, 1873. Jake Lonergan si sveglia nel mezzo al deserto, e si accorge di avere al polso un braccialetto molto strano, futuristico. Apparentemente, non si ricorda nulla del suo passato. Dopo aver fatto fuori tre cowboys che lo aggrediscono, arriva alla città più vicina, Absolution. Dopo essere stato curato dal prete, fa conoscenza con i personaggi della città. Poco dopo, nel saloon, viene riconosciuto come (appunto) Jake Lonergan, ricercato per un assalto ad una diligenza. Messo in carcere, attende di essere portato davanti al giudice federale. Ma prima che vi arrivi, delle creature non terrestri attaccano la città, e rapiscono delle persone: con l'aiuto del bracciale, Jake riesce ad abbattere una specie di navicella. Il guidatore però, riesce a fuggire. Tutte le persone disponibili di Absolution, si mettono allora sulle tracce dell'essere, per cercare di raggiungere le persone rapite.
Basato sulla graphic novel omonima di Scott Mitchell Rosenberg, Cowboys & Aliens è il classico esempio di come perfino discreti registi e ottimi attori possano prostituirsi per un unico scopo: i soldi. La cosa che non, dopo anni, continuo a non capire, è come possano gli spettatori pagare per scempiaggini del genere. La bellezza e gli occhi (a mio avviso ritoccati, almeno nel colore) di Olivia Wilde (Ella Swenson), non sono una spiegazione sufficiente. Film a tratti insopportabile, con sceneggiatura telefonata, buoni effetti speciali, e dialoghi risibili. Ci sono perfino Harrison Ford, Keith Carradine, Sam Rockwell, Paul Dano e Daniel Craig. Incredibile.
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