No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120519

LaDonna

Ultimamente avevo tralasciato di scrivere post "commemorativi" in occasione di morti illustri, per così dire. Stavolta, la morte di LaDonna Andre Gaines, in arte Donna Summer, avvenuta giovedì 17, che ci crediate o no, mi ha convinto che dovevo dire qualcosa. I motivi sono particolari, di certo non macabri, ma neppure così perversi come potrebbe sembrare, dopo che mi sarò spiegato. La disco music, al pari del rock, è stata un elemento importante nella mia formazione musicale. Bad Girls, il disco la cui copertina potete ammirare proprio allegata al post, è stato uno dei primi vinili che ho acquistato, tra il 1979 (il disco uscì quell'anno) e il 1980, probabilmente insieme a Kiss: Alive II. Entrambi erano doppi, li conservo ancora, e vi posso assicurare che la copertina di quello di Donna Summer è stata importante anche nella mia maturazione sessuale, e sono sicuro che alcuni elementi erotici in essa contenuti hanno generato in me alcuni feticismi. La sua importanza non si ferma però lì: il disco è pieno di belle canzoni, potenziali singoli (diventarono effettivamente singoli Bad Girls, Dim All the Lights, Sunset People, la famosissima Hot Stuff, e Walk Away), e alterna grande disco music elettronica, a ballatone alle quali la voce sexy e nasale della Summer dà il valore aggiunto. Il sud tirolese Giorgio Moroder, un maestro dell'elettronica, produce quello che, probabilmente, è il capolavoro dell'artista di colore nativa di Boston, che all'epoca era già famosissima grazie a singoli indimenticabili quali Love To Love You Baby (1975) e I Feel Love (1977). Il mio pezzo preferito, Our Love, mi ricorda che ho sempre sognato di suonarne una versione metal. Ieri sera ho ripreso in mano la copertina del vinile, e ancora una volta mi sono eccitato. Ti ricorderò per sempre così, Donna Summer.

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