La mattina seguente, domenica, partiamo per Nakuru insieme ad uno degli operai dell'officina, che, incaricato da Susy, ha preparato una nuova porta per l'orfanotrofio, e la monterà (mica lo fa gratis eh, intendiamoci). Lo portiamo quindi a Gilgil, e salutiamo i bambini e i tre "abitanti" del rifugio. Noi proseguiamo per il
Lake Nakuru National Park, che si trova naturalmente nei pressi dell'omonima città. Dopo aver fatto i biglietti, si entra; naturalmente, si può entrare solo con un'auto, sia perché il parco è molto esteso, sia per la pericolosità di alcuni animali. Susy mi spiega che la miriade di fenicotteri rosa, per i quali è famoso il lago, in realtà sono "emigrati" verso il lago di Bogoria (che abbiamo visitato qualche giorno fa) e quello di Baringo (poco lontano da quello di Bogoria). Non che manchino gli uccelli acquatici. Ci sono le
aquile urlatrici (o aquila pescatrice africana), gli
aironi giganti, le
umbrette, il
martin pescatore bianco e nero, l'
aquila africana, tra gli altri. Il primo incontro notevole è con un bel rinoceronte bianco (la specie più comune). Altri animali presenti, ancora più comuni, sono naturalmente giraffe, bufali, molte varietà di antilopi tra le quali quella del
cobo, babbuini (ai quali è "dedicata" addirittura un'altura (la
Baboon Cliff, un punto panoramico mozzafiato, dove i babbuini si prendono notevoli confidenze con i visitatori, tanto che gli autisti locali non esitano a brandire bastoni per scacciarli). Giriamo incessantemente alla ricerca della visione di un qualche predatore, leone, ghepardo o leopardo che sia, ma la ricerca si rivelerà vana. Pranziamo all'interno del parco, in un
resort che definirei lussuoso senza paura di sbagliare. Il luogo è innegabilmente bello, e Susy mi confida che la sua visione, la prima volta, l'ha convinta che avrebbe voluto vivere qua vicino. Mentre torniamo a casa, ripassiamo da Gilgil, che è di strada, a vedere il lavoro della porta. Troviamo i bambini che mangiano riso alla luce di una candela. Ma tutti si divertono quando faccio loro "sfogliare" le foto sul telefonino.
|
Il riposo dei bufali |
|
Un cobo, in inglese waterbuck, o antilope d'acqua |
|
Il primo incontro di un certo "peso" |
|
Sembra un solitario, ma era attorniato da molti piccoli uccelli |
|
Tipi da spiaggia |
|
A rivederla così, sembra quasi una danza |
|
Le nuvole non sono mai mancate |
|
Qui si vede anche Susy |
|
A vederli così, sembrerebbero tranquilli |
|
Un panorama dalla Baboon Cliff |
|
Sempre sulla Baboon Cliff, una famigliola |
Nessun commento:
Posta un commento