No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20181207

A rude, noisy, and aggressive young man

YOB + Wiedgedood, Freakout Club, Bologna, 2 novembre 2018

Mentre la penisola viene flagellata dalla pioggia, un po' a macchia di leopardo, le temperature sono ancora decenti, ed eccomi, per un venerdì potenzialmente da "ponte" (non per me), a coprire abbastanza velocemente la distanza tra il paesello e Bologna, per assistere a questo gig, la prima volta al Freakout Club, non lontano dal Locomotive. Essenzialmente, uno stanzone, dove probabilmente un tempo c'era un'attività di qualche tipo. Dentro quindi caldo micidiale, poco prima su Facebook l'organizzazione dava il sold out: la mia stima personale è di un centinaio di persone. Mi sistemo appoggiato ad un muro, e non lontano dall'uscita, e attendo, sorseggiando una birretta, l'inizio del set dei fiamminghi Wiegedood (Sindrome della morte in culla, in fiammingo/olandese), che altri non sono se non la sezione ritmica degli Oathbreaker (Gilles al basso e Wim alla batteria), più, alla chitarra e voce, Levy degli Amenra (dove suona il basso). Anche i Wiegedood appartengono al collettivo Church of Ra. 45 minuti di un black metal tirato ma anche vagamente sperimentale, non li avevo mai sentiti ma ci sto dentro, anche se chi mi conosce sa che mi stanco presto. Con una ventina di minuti abbondanti di ritardo sulla scaletta della serata, quindi alle 23 e 06, comincia il trio di Eugene, Oregon, che fino a poco prima ha diligentemente aiutato a smontare il palco degli opener. Ablaze riempie lo stanzone, e ci ricorda che questi hanno fatto uscire uno dei dischi più belli del 2018. Si prosegue per un'oretta circa, pubblico attento e partecipe, Mike visibilmente riconoscente. Il suono è più che sufficiente, e non si fatica a capire che poche sono le sbavature rispetto ai dischi. Gli YOB sono quindi promossi a pieni voti, alla prova dal vivo. 

While the peninsula is flagellated by the rain, a bit to patch of leopard, the temperatures are still decent, and here I am, for a Friday potentially as "bridge" between a Bank Holiday and a weekend (not for me), to cover the distance between my little town and Bologna, quite quickly, to witness this gig, the first time at the Freakout Club, not far from the Locomotive Club. Essentially, a large room, where probably there was once an activity of some sort. So hot and deadly inside, just some minutes before, on Facebook, the organization call the sold out: my personal estimate is of a hundred people. I settle against a wall, and not far from the exit, and I wait, sipping a beer, the beginning of the set of the Flemish Wiegedood (Cradle Death Syndrome, in Flemish/Dutch), which are none other than the rhythm section of Oathbreaker (Gilles on bass and Wim on drums), more, on guitar and vocals, Levy of Amenra (where he plays bass). The Wiegedood also belong to the collective Church of Ra. 45 minutes of a tense black metal, but also vaguely experimental, I had never heard them but I'm in it, even if those who know me know that I get tired soon. With about twenty minutes of delay on the scheduling of the evening, then at 11 and 06 PM, the trio from Eugene, Oregon, who until recently has diligently helped to dismantle the stage of the opener, begins. Ablaze fills the room, and reminds us that these guys have released one of the most beautiful records of 2018. It continues for about an hour, audience attentive and participant, Mike visibly grateful. The sound is more than enough, and it is not hard to understand that there are few smears compared to the discs. YOB are therefore promoted with full marks, live proof.

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