No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120509

the barbarian


Conan the Barbarian - di Marcus Nispel (2011)

Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: popo' di fisi'one

Conan nasce nell'età Hyboriana, nel bel mezzo di una battaglia. Sua madre muore immediatamente dopo averlo dato alla luce. Suo padre Corin è il leader dei Cimmeri, e anni prima ha distrutto una maschera, creata da un gruppo di stregoni, fatta dai teschi di re morti, e sacrificando le loro figlie agli dei oscuri per conferire alla maschera il potere di soggiogare il mondo intero. Sotto l'ala potente e guerriera del padre, Conan diventa un feroce combattente. Quando ancora è un ragazzo, i Cimmeri vengono attaccati da Khalar Zym e dai suoi uomini, che sono alla ricerca dei pezzi della maschera. Imprigionati, Corin si sacrifica permettendo a Conan di fuggire. Venti anni dopo, Conan è diventato un mercenario.

Reboot del franchise dedicato al personaggio creato da Robert Ervin Howard, e, sempre questo film, una specie di remake del mitico Conan il barbaro del 1982, di John Milius con Arnold Schwarzenegger nel ruolo del protagonista. Diciamo subito che questo lavoro di Nispel, specialista di remake (Non aprite quella porta, 2003, Venerdì 13, 2009), non ha lo stesso respiro epico del film di Milius. Ma, sarà perché il personaggio mi è sempre piaciuto, sarà perché il protagonista stavolta è interpretato dall'hawaiano Jason Momoa, che altri non è se non il Khal Drogo di Game of Thrones (e io ho visto questo Conan dopo aver visto la prima stagione di GOT), sarà perché ero pure leggermente ubriaco, questo Conan the Barbarian non è affatto male. Una fotografia molto bella, belle le ambientazioni, un cast frizzante e un ritmo piuttosto sostenuto. Oltre a Momoa nella parte di Conan troviamo la bella Rachel Nichols nei panni di Tamara, Rose McGowan nella parte di Marique, e Ron Perlman nei panni di Corin.

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