No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130302

What a Shame

Jamie Lidell - Jamie Lidell (2013)




Non so se sia un bene, soprattutto per lui, ma ogni volta che penso a Jamie Lidell, nato Jamie Lidderdale ad Hungtingdon nel Cambridgeshire, Regno Unito (ma trasferitosi a Nashville già da tempo), penso a The Vampire Diaries: un suo poster fa bella mostra nella cameretta (grande quanto un monolocale medio milanese) della protagonista Elena Gilbert. Di sicuro ci guadagna lei in credibilità e gusti musicali; c'è da dire però che, seppure Jamie non sia un brutto ragazzo, a livello estetico preferisco lei. Detto ciò, fa sempre uno stranissimo effetto ascoltare un disco di Lidell, tipo macchina del tempo. Come vi dissi in occasione dell'uscita del precedente Compass (Michael Jackson e a volte pure Barry White), per questo omonimo in uscita direi molto meno Barry White, molto più Jacko, ovviamente revisited e addirittura revamped da suoni elettronici all'avanguardia e da suoni vintage usati giocandoci (Why_Ya_Why). Seconda parte del disco, infatti, molto molto più sperimentale della prima (oltre al pezzo citato poco fa aggiungerei decisamente You Know My Name, e si, tutte le seguenti), dove invece si "annidano" tutte le killer-tracks. Si parte infatti con I'm Selfish, un pezzo dal tiro ottimo che per quanto si sforzi Justin Timberlake non riuscirebbe mai a scrivere (sempre che se le scriva, le canzoni), e alla seconda traccia siamo già all'apice del disco. Secondo il mio modesto parere, Big Love spacca senza troppe discussioni (e il finale sembra la cover di Don't Stop 'Til You Get Enough). Segue What a Shame, il pezzo che ha anticipato l'album uscendo su youtube (ebbene si, adesso si fa così), anche lei tirata a dovere, e pure le seguenti Do Yourself a Faver e You Naked non sono affatto da buttare, anzi.
Difficile da spiegare, ma la rivisitazione dei suoni e del groove degli anni '80 a livello di elettronica che fa Lidell mi pare decisamente una delle più eleganti e meno tamarre del panorama musicale. Per questo mi piace, e i suoi dischi mi fanno divertire e muovere al tempo stesso. Jamiroquai, arrenditi.

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