No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130806

vampiri moderni della città

Modern Vampires of the City - Vampire Weekend (2013)

Allora: se il precedente Contra era un disco particolarissimo, interessante e stimolante, questo nuovo (il loro terzo) Modern Vampires of the City è, a suo modo, bellissimo. Se non avete i paraocchi (e potremo dire anche i paraorecchi), se non vi fossilizzate su alcuni generi, se non vi precludete nulla, non potrete rimanere indifferenti ascoltando canzoni come Young Lion, Step, Worship You, Diane Young, Everlasting Arms, o la per me meravigliosa Unbelievers, pezzi semplicemente perfetti. Continuo a pensare che i newyorkesi siano la versione moderna dei Talking Heads, e, da quando ho scoperto i Dirty Projectors, che le due band si assomiglino tantissimo, quantomeno a livello di concezione e del loro approccio verso la musica da far ascoltare al loro pubblico: inglobare ogni genere musicale, scrivere testi mai stupidi, ben piantati nel presente che rappresentino il loro qui e ora, tenendo conto delle loro crescite personali, ma che guardino ad ogni sfaccettatura della vita, compresa, per dire, la politica estera statunitense o i grandi scrittori che li hanno ispirati, e soprattutto provare sempre a scrivere belle canzoni, le cui melodie, i cui suoni, ispirino nell'ascoltatore emozioni e scuotimenti d'anima. Allegri, caciaroni e apparentemente scanzonati o introspettivi e delicatissimi, i Vampire Weekend rappresentano una delle più grandi e geniali realtà musicali degli ultimi cinque anni. Se vi porrete all'ascolto di Modern Vampires of the City con la giusta apertura mentale, ne trarrete un enorme piacere, e un grande beneficio.

2 commenti:

drunkside ha detto...

Disco molto carino. Unbelievers su tutte, ma a me è piaciuta molto anche Anna Hunt. Everlasting Arms invece in certi passaggi (il basso) mi ricordava una canzone del Paul Simon di Graceland.

jumbolo ha detto...

Paul Simon è indubbiamente un'altra delle loro influenze forti. Lo scrissi nella rece del precedente, e stavolta volevo evitarla.