No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130827

A Feast for Crows

Il dominio della regina/L'ombra della profezia (Libro quarto delle cronache del Ghiaccio e del Fuoco) - George R.R.Martin (2006/2007)

La storia (spoiler alert)
Nelle Isole di Ferro, dopo la morte (pare) accidentale di Balon Greyjoy, e con Theon dato per disperso, si apre la lotta per la successione. I pretendenti principali sono Asha, la figlia di Balon, Victarion, fratello di Balon e comandante della flotta di Ferro, ed Euron, detto Occhio-di-Corvo, altro fratello di Balon, in esilio da alcuni anni e tornato, in maniera un po' sospetta, esattamente il giorno seguente alla morte di Balon, sulle Isole. Aeron detto Capelli Bagnati, altro fratello di Balon e profeta del Dio Abissale, indice un'Acclamazione di Re, rito in disuso, per evitare una faida intestina ai Greyjoy. Gli Uomini di Ferro dominano ancora il Nord, ed hanno intenzioni diverse, a seconda di chi sarà il successore di Balon.
A Dorne, dopo gli accadimenti di Approdo del Re, il popolo e le figlie bastarde di Oberyn Martell (la Vipera rossa) spingono per scendere in guerra conto gli altri regni, e soprattutto contro Approdo del Re e i Lannister. Il principe Doran, martoriato dalla gotta, considerato un debole ma che in realtà coltiva altri progetti, non è d'accordo, e fa imprigionare le cosiddette Serpi delle Sabbie (le figlie bastarde di Oberyn) dal suo comandante delle guardie Areo Hotah. Ad Areo toccherà ancora un ingrato compito, quando, sulla falsariga del pensamento popolare e delle Serpi, anche Arianne, figlia di Doran e sua erede legittima, rapisce Myrcella, assieme ad alcuni elementi fidati, per dichiararla regina ed avere finalmente il casus belli.
Brienne viene incaricata da Jaime di ritrovare Sansa Stark, scomparsa immediatamente dopo la tragica morte di Joffrey, per la quale viene accusata insieme a Tyrion. La Vergine di Tarth non ha la più pallida idea di dove cercarla. In realtà, Sansa è ancora al Nido dell'Aquila, dove Ditocorto sfoggia le sue tattiche politiche: i lord della Valle non lo accettano come loro signore, ma Petyr Baelish non è uno che si fa intimidire, pur non essendo un guerriero. Arya Stark, nel frattempo, è riuscita ad arrivare a Braavos, dove da una parte si unisce agli Uomini senza Volto, che la accolgono nel loro tempio, dall'altra diventa Cat, una venditrice di frutti di mare nei bassifondi della città e presso gli attracchi delle navi.
Alla Barriera, il nuovo Lord Comandante Jon Snow, che ospita ancora Stannis Baratheon e le sue truppe, assieme all'immancabile Melisandre, è costretto ad alcuni "giochetti": invia Samwell Tarly alla Cittadella per divenire Maestro e prendere il posto di maestro Aemon, ormai centoduenne. Manda con lui anche maestro Aemon e Gilly, con suo figlio. Il figlio di Mance Rayder, dunque, rimane senza la sua nutrice. Jon Snow non saprà niente, ma non è uno sprovveduto.
Ad Approdo del Re le cose si fanno interessanti. Dopo aver inviato una falsa Arya Stark al Nord sotto la protezione di Lord Bolton, e aver sepolto il padre Tywin, Cersei è impegnata in una lotta tattico-politica per conservare le mani sul potere. E' la regina reggente del figlio Tommen, adesso re, ma si vede rifiutare collaborazione sia da Jaime che dallo zio Kevan. Nomina quindi un Primo Cavaliere ininfluente, esautora praticamente tutto il consiglio ristretto, ma è costretta a cedere alle insistenze dei Tyrell, ed acconsente al matrimonio tra Tommen e Margaery. Varys è scomparso dopo la morte di Tywin, così come Tyrion e Sansa, Cersei offre il titolo di Lord a chiunque le porterà la testa del fratello nano, mentre stringe nuove amicizie (poche) e si crea nuovi nemici (molti), e cerca di trovare un modo di liberarsi da Margaery.

Il commento
In un certo qual modo, con il Libro Quarto il nostro Martin sembra rallentare la velocità generale. Inoltre (in chiusura c'è una nota di suo pugno in proposito), ci stupisce tagliando molti personaggi P.O.V. ed introducendone moltissimi nuovi. Nessun capitolo a nome Bran, Dany, Jon Snow, Tyrion, Davos, in questo libro la fanno da padrone Cersei, Jaime, Brienne e Samwell Tarly. Qualche capitolo per Sansa ed Arya, e poi spazio ai "pensieri" di molti personaggi già noti ma anche fin'ora sconosciuti, per espandere l'universo di Westeros: Areon Greyjoy, Areo Hotah, Asha Greyjoy, Arys Oakheart, Victarion Greyjoy, Arianne Martell.
Ma è solo una necessità, per così dire. La storia si espande così tanto, che Martin è stato costretto a "dividere" in due la cronologia degli eventi tra due gruppi di personaggi P.O.V. (proseguendo con la lettura del Libro Quinto vederete che la storia "riparte" dalla fine del Libro Terzo ma esamina punti di vista di alcuni personaggi messi da parte con il Libro Quarto). Il risultato, anche se molti, ho saputo, considerano questo libro un libro minore, è dannatamente interessante e incredibilmente scorrevole. Martin descrive un mondo completamente inventato riuscendo a far si che il lettore si senta perfettamente calato in quella realtà, e riesce al tempo stesso a "trasportare" il lettore stesso tra un estremo e l'altro di quell'universo fittizio, dai ghiacci della Barriera alle terre al di là del Mare Stretto, dal nord al sud di Westeros. Inoltre, l'urgenza delle missioni dei protagonisti è palpabile, nella maggior parte dei casi, così come la misteriosità di altri destini (Arya, Sansa) aggiunge pepe sulla narrazione. Può darsi che a qualcuno non sia piaciuto, ma a me questo Libro Quarto ha decisamente soddisfatto.

Alcune note
Siamo oltre la storia della serie televisiva, se pensate che la stagione che andrà in onda nella prossima primavera 2014 rappresenterà ancora il Libro Terzo, per cui al momento non possiamo fare raffronti. Ci sono ugualmente delle cose da dire. La prima è che ci sono anche in questo libro, dei personaggi che sinceramente non si vede l'ora di osservarli trasferiti sullo schermo (nel mio caso prima di tutti Areo Hotah, ma un po' tutta Dorne, così come Braavos, stuzzicano la fantasia); si capisce molto bene che la grandiosità di tale saga non poteva sfuggire ad una trasposizione su un qualsiasi schermo, grande o piccolo, ma c'è da ringraziare che se ne sia appropriata la televisione, perché il cinema rischiava di non rendergli giustizia.
La seconda è che, si intuisce da quel che vi ho detto nel paragrafo precedente, dalla quarta stagione gli sceneggiatori della serie televisiva dovranno prendere delle decisioni che sicuramente scontenteranno qualcuno. Ma credo saranno obbligate: impossibile "mettere in panchina" alcuni protagonisti, così come fa Martin escludendo i P.O.V. di 4/5 protagonisti, è molto probabile che la quinta e la sesta stagione saranno un mix del Libro Quarto e del Libro Quinto.
Alta considerazione, che fin'ora non avevo sottolineato: la traduzione e i "formati" italiani. Sulla traduzione non mi soffermo più di tanto, perché sto leggendo in italiano e non ho letto la saga in inglese, ma so che da più parti ci sono delle critiche più o meno feroci. Ciò non toglie che l'opera nella sua complessità riesca ugualmente a risultare grandiosa e appassionante. Sui formati dei libri, ho qualcosa da dire, visto che spesso si generano anche dei fraintendimenti. Mondadori ha diviso i libri originali di Martin. Il Primo, il Secondo e il Quarto in due libri, il Terzo e il Quinto addirittura in tre. Naturalmente, si è inventata i titoli. Poi ci sono stati, per ora, i volumi unici che ricalcano le uscite in lingua inglese, per il momento per i primi quattro libri (esattamente, io che sto leggendo in questo momento il Libro Quinto, ho dovuto comprare ben tre libri). Questa tabella sulla scheda Wikipedia può aiutarvi a capire meglio. Esiste anche un volume che racchiude i primi quattro libri italiani (quindi i primi due nell'edizione inglese). Mi fermerei qui. Buona lettura.

Nessun commento: