No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20190308

Tu

You - Di Greg Berlanti e Sera Gamble - Stagione 1 (10 episodi; Lifetime) - 2018

New York. Joe gestisce una libreria, e conosce, proprio sul lavoro, un'aspirante scrittrice, Guinevere Beck (per tutti Beck). L'incontro è piacevole, e potrebbe essere l'inizio di qualcosa, almeno questo è quello che pensa Joe, che comincia a seguire la ragazza, sui social media, e perfino ad introdursi nel suo appartamento quando lei è fuori. Seguendola praticamente sempre, Joe si trova molto vicino quando una Beck ubriaca, cade sui binari della metro. Joe la salva, la accompagna a casa, le ruba il telefono, e sincronizzandolo con quello nuovo, ha un'altra "arma" per controllare qualsiasi cosa pensi o condivida Beck. La ragazza torna in libreria per ringraziare Joe, e le chiede di uscire. Da notare che Beck ha una relazione, molto elastica, con Benji. Joe lo attira con l'inganno nello scantinato della libreria, lo colpisce alla testa con un martello, e lo rinchiude nel caveau di plexiglas, usato dal padrone della libreria per conservare le edizioni originali dei libri.

Inquietante serie tv tratta dal libro omonimo di Caroline Kepnes, che ha ricevuto una scarsa audience su Lifetime, ma che poi è divenuta famosissima su Netflix, al punto che ci sarà una seconda stagione. La sensazione di disagio che la storia crea, per il fatto che mostra quanto sia facile, oggigiorno, per uno svitato seguire una persona, come pure la sensazione disturbante di essere testimoni di uno scollamento totale dalla realtà (la realtà che il protagonista crede di vedere, realtà che lo spettatore ascolta dalla voce fuori campo di Joe) di un assassino seriale (o uno che lo sta per diventare), tutto ciò stride non poco con un cast che sarebbe stato molto più appropriato in qualche serie di quelle da upper class, come Revenge o Gossip Girl. Continuo a domandarmi come sarebbe stata questa prima stagione se ci fossero stati, nelle parti principali, attori più convincenti di Penn Badgley (Joe), John Stamos (Dr. Nicky) e Shay Mitchell (Peach). Sospendo il giudizio su Elizabeth Lail (Beck), che forse è l'unica che si salva, almeno un po'.

Disturbing TV series based on the book of the same name by Caroline Kepnes, who received a poor audience on Lifetime, but then became very famous on Netflix, to the point that there will be a second season. The feeling of discomfort that the story creates, for the fact that shows how easy it is nowadays for a person to follow another person, as well as the disturbing feeling of being witnesses of a total disconnect from reality (the reality that the protagonist believes it's true, reality that the viewer hears from Joe's voice-over) of a serial killer (or one who is about to become), all this clash and not a little, with a cast that would have been much more appropriate in some series of those about the upper class, like Revenge or Gossip Girl. I keep wondering what it would have been like this first season if there had been, in the main parts, more convincing actors than Penn Badgley (Joe), John Stamos (Dr. Nicky) and Shay Mitchell (Peach). I suspend the judgment on Elizabeth Lail (Beck), who is perhaps the only one who saves, at least a little.

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