The Cove - di Louie Psihoyos (2009)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Giudizio vernacolare: mangia mangia le scatolette...
Ric O'Barry è una sorta di pentito. E' l'uomo che ha catturato ed istruito i cinque delfini che furono usati per la famosissima serie televisiva Flipper, ma, dopo che uno dei cinque delfini, secondo quello che racconta lui stesso, si lasciò morire tra le sue braccia, non sopportando più lo stress da cattività, si è convertito in uno dei paladini della liberazione dei delfini dalla cattività, e della sensibilizzazione del pubblico contro la cattività degli animali. Si parte da lui, insieme alla sapienza e alla passione di Louie Psihoyos, esperto fotografo e documentarista anche per il National Geographic, ed appassionato sommozzatore, e si arriva alla formazione di un gruppo di attivisti che decidono di documentare il periodico massacro di delfini che avviene con regolarità nella baia di Taiji, in Giappone, ogni mese di settembre.
Coinvolgente e spettacolare, The Cove vinse nel 2010 l'Oscar come miglior documentario meritatamente; fotografia spettacolare (un esempio fulgido lo avete nella locandina) e "sceneggiatura" che avvince, fin dalla formazione del gruppo "d'assalto", che somiglia un po' a quello di Ocean's Eleven, con personaggi vari, ognuno specializzato in qualcosa che servirà per nascondersi, riprendere, ascoltare, spiare e, come detto, alla fine documentare il massacro. Tutto da godere, ma non solo, visto che effettivamente, alcune scene che mostrano la mattanza fanno letteralmente rabbrividire.
Per riflettere e conoscere.
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