I’m With You – Red Hot Chili Peppers (2011)
I RHCP sono stati una band statunitense formatasi a Los Angeles nel 1983. A loro si deve grande innovazione nel campo del crossover, soprattutto tra rock, hip-hop e funky. Si sono caratterizzati per testi a forte sfondo sessuale, piuttosto misogino, ed atteggiamenti irriverenti. Particolarmente sfortunata la loro storia “chitarristica”, per così dire. Hillel Slovak, il chitarrista che formò il nucleo primordiale della band, morì per overdose nel giugno del 1988, e fu sostituito da John Frusciante, giovanissimo, che contribuì a portare al successo planetario la band stessa, ma che ebbe gravissimi problemi di droga lui stesso (così come altri componenti, uniti a problemi di alcolismo).
Oltre ai seminali primi dischi, ruvidi, rozzi, ma contenenti in nuce geniali guizzi, appunto, di crossover genuino tra generi fino ad allora considerati profondamente inconciliabili, lasciano capolavori quali Mother’s Milk (1989) e Blood Sugar Sex Magik (1991), dischi belli ma poco apprezzati dalla critica (One Hot Minute del 1995, disco uscito nel periodo in cui Frusciante aveva lasciato la band – versione ufficiale – e che vede alla chitarra Dave Navarro, altro chitarrista interessante, all’epoca orfano dei Jane’s Addicition), ed un ritorno dignitoso alla formazione del 1989 con Californication, disco del 1999 che li consacrò come band capace di riempire gli stadi.
I dischi seguenti, quest’ultimo compreso, sono suonati da una cover band che mescola le influenze dei veri RHCP con il sound degli ultimi periodi, ammorbidendolo con forti influenze pop. Questo nuovissimo I’m With You non è un disco brutto, ma è un disco del quale non sentirete la mancanza in futuro, e che potete evitare tranquillamente di ascoltare se siete in debito di tempo per ragioni vostre. Anche perché probabilmente lo sentirete forzatamente nell'aria, o alle manifestazioni che sostituiscono il Festivalbar.
I RHCP sono stati una band statunitense formatasi a Los Angeles nel 1983. A loro si deve grande innovazione nel campo del crossover, soprattutto tra rock, hip-hop e funky. Si sono caratterizzati per testi a forte sfondo sessuale, piuttosto misogino, ed atteggiamenti irriverenti. Particolarmente sfortunata la loro storia “chitarristica”, per così dire. Hillel Slovak, il chitarrista che formò il nucleo primordiale della band, morì per overdose nel giugno del 1988, e fu sostituito da John Frusciante, giovanissimo, che contribuì a portare al successo planetario la band stessa, ma che ebbe gravissimi problemi di droga lui stesso (così come altri componenti, uniti a problemi di alcolismo).
Oltre ai seminali primi dischi, ruvidi, rozzi, ma contenenti in nuce geniali guizzi, appunto, di crossover genuino tra generi fino ad allora considerati profondamente inconciliabili, lasciano capolavori quali Mother’s Milk (1989) e Blood Sugar Sex Magik (1991), dischi belli ma poco apprezzati dalla critica (One Hot Minute del 1995, disco uscito nel periodo in cui Frusciante aveva lasciato la band – versione ufficiale – e che vede alla chitarra Dave Navarro, altro chitarrista interessante, all’epoca orfano dei Jane’s Addicition), ed un ritorno dignitoso alla formazione del 1989 con Californication, disco del 1999 che li consacrò come band capace di riempire gli stadi.
I dischi seguenti, quest’ultimo compreso, sono suonati da una cover band che mescola le influenze dei veri RHCP con il sound degli ultimi periodi, ammorbidendolo con forti influenze pop. Questo nuovissimo I’m With You non è un disco brutto, ma è un disco del quale non sentirete la mancanza in futuro, e che potete evitare tranquillamente di ascoltare se siete in debito di tempo per ragioni vostre. Anche perché probabilmente lo sentirete forzatamente nell'aria, o alle manifestazioni che sostituiscono il Festivalbar.
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