Fuga dal pianeta delle scimmie - di Don Taylor (1971)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Giudizio vernacolare: un è malaccio
Poco prima del momento in cui esplode il pianeta (alla fine del film precedente, L'altra faccia del pianeta delle scimmie), pianeta che, ormai l'hanno capito tutti, è la Terra stessa, Cornelius, Zira ed il dottor Milo, avendo velocemente riparato l'astronave con la quale Taylor arrivò sul pianeta stesso, partono mettendosi in salvo. L'astronave viaggia a ritroso nel tempo, ed i tre si ritrovano sulla Terra, negli anni '70, poco dopo la partenza di Taylor. Dopo l'ammaraggio vengono messi in salvo dall'esercito statunitense, e visto che le tre scimmie fingono di non saper parlare, vengono messe in gabbia nell'infermeria dello zoo di Los Angeles, sotto osservazione di una coppia di scienziati veterinari dell'esercito, Stephanie Brenton e Lewis Dixon. Qui, vengono sottoposte a dei test troppo semplici, che fanno innervosire Zira, che sbotta lamentandosi, rivelando così la capacità di parlare. Stephanie e Dixon, affascinati, concordano che ancora non è il momento di rivelare la cosa, e lasciano le tre scimmie ancora qualche giorno in quella sistemazione: purtroppo, proprio a causa di ciò, il dottor Milo sarà ucciso da un gorilla sistemato nella gabbia a fianco. Il governo forma una commissione presidenziale, che dovrà indagare sul ritorno della navicella, e sulla sorprendente intelligenza delle scimmie che sono arrivate con lei; Stephanie e Lewis portano Cornelius e Zira di fronte alla commissione, e qui rivelano all'opinione pubblica la loro capacità di parola. In privato, la coppia di scimmie rivela alla coppia di veterinari quello che sanno su Taylor, sul loro pianeta, e sulla fine della Terra; i quattro decidono di non farne parola con nessuno. Zira e Cornelius diventano delle celebrità, ma sotto i riflettori, Zira, in un momento di ebbrezza, confiderà al già sospettoso dottor Otto Hasslein, il consulente scientifico del Presidente, un fatto che metterà ancor più paura ad Hasslein, che da quel momento, diviene determinato a tenere strettamente sotto sorveglianza le due scimmie.
Decisamente niente male questo secondo sequel della saga del pianeta delle scimmie, ed è probabile che da una parte lo sceneggiatore si sia dato una svegliata (Paul Dehn, autore delle sceneggiature dei quattro sequel), dall'altra il regista di questo episodio vi abbia infuso una certa dinamicità, l'ex attore Don Taylor (Il padre della sposa di Vincente Minnelli, Stalag 17 - L'inferno dei vivi di Billy Wilder), passato dietro alla macchina da presa, ed interessato alla fantascienza (dirigerà anche L'isola del Dottor Moreau del 1977). Divertente (la parte centrale, quella della celebrità di Cornelius e Zira), metaforico (la parte pre-finale) e pure, come accennato, in qualche modo dinamico (il finale), non annoia e naturalmente, lascia la porta aperta per un proseguimento, che analizzeremo tra un po'. Ancora un po' ingessate le recitazioni, ma si comincia ad intravedere qualcosa di più sciolto.
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