1) El Camino - Black Keys
Magari è uscito proprio nel momento giusto. Magari è un disco ruffiano. Magari è semplice. Magari sono hip. Però, se in pochi secondi dovete pensare ad un disco del 2011 che vi dia gioia ed energia, El Camino è la risposta.
Grinta, bellezza, ispirazione, charme. Debutto dell'anno, e c'era chi se lo sentiva.
Uno di quei dischi che non ti aspetti, ma che ti fa battere il piedino tutto l'anno. Ed oltre.
Le manca solo il capolavoro, ma secondo me non ci sarà da aspettare molto.
Una crescita vertiginosa. Un futuro radioso. Non dimenticate dove avete letto il suo nome le prime volte.
Quando la musica riesce a trasmettere emozioni che toccano le corde del cuore.
Disco avvolgente, così come la band che lo suona. Echi di terre lontane, eppure vengono da Denver, Colorado.
Disco non immediato, ma di classe cristallina. Altra signorina di sicuro avvenire.
L'emo che ci piace. Tanto.
Era impossibile lasciarlo fuori dai primi dieci dischi dell'anno. Un disco incredibilmente complesso, strutturato, stratificato. Una grande artista che non ha più niente da dimostrare, ma continua a lavorare sodo.
12 commenti:
Mi aspettavo i Black Keys, anche
se forse non primi visto che sono
appena usciti. Pearson non
credevo si arrampicasse fino alla
top 10.
Per la Calvi quanto ha influito
averla vista in concerto?
A mio avviso infine un posto
per Caparezza bisognava trovarlo...
è sempre difficile fare una classifica, quasi odioso a volte. scremare, lasciar fuori qualche disco importante (caparezza), e poi mettere quei 3, 5 o 10 che decidi di scegliere, in ordine di presunta importanza.
Black Keys, come ho scritto, primi, sicuramente può far venire il sospetto che siano stati favoriti dall'essere usciti da poco, quindi freschi di entusiasmo. Ma, ancora come scritto, El Camino è un disco che ha dalla sua l'immediatezza, che secondo me manca un po' a tutti gli altri 9 del gruppo, anzi no, escludiamo Graveyard e Taking Back Sunday, ai quali è superiore per "poppità".
Pearson mi ha annientato al primo ascolto in cuffia, è un disco fatto di sofferenza estrema, che trasuda da note e canto. "Entratoci" dentro, non ho avuto dubbi sulla sua presenza nei primi 10.
Stesso dicasi per il debutto della Calvi, che ti assicuro, sarebbe entrata nei primi 10 anche se l'avessi persa (per la terza volta, tra l'altro) in concerto.
E Tom Waits stea?
Eh, è uno di quei dischi che è rimasto fuori dalla scrematura da 20/22 a 10.
I dischi rimasti fuori, per me, sono questi:
-Rival Sons - Pressure & Time
-Zola Jesus - Conatus
-Mastodon - The Hunter
-Tom Waits - Bas As Me
-Bush - The Sea of Memories
-Rise Against - Endgame
-Raf - Numeri
-Paolo Benvegnù - Hermann
-Baby Dee - Regifted Light
-Caparezza - Il sogno eretico
-Chickenfoot - III
-Bon Iver - Bon Iver, Bon Iver
Eh, no eh! Hermann doveva entrare!!! ;)
:))
Anna Calvi, disco bellissimo come quello di Feist e PJ davvero notevole.
in tutto questo girls power noto un'imperdonabile mancanza, Past Life Martyred Saints, debutto di EMA.
nella mia top ten prima delle suddette.
ammetto un certo dispiacere non trovarlo tra i tuoi preferiti visto che ci avrei scommesso. a meno che non ti sia passato inosservato.
e chi cazzo è?
cercalo
la copertina è questa
http://www.sentireascoltare.com/sa/uploaded_img/discs/disc_8465.jpg
prima che tu postassi la copertina l'ho cercato. l'avevo sentita nominare, ma quando l'ho cercata non si trovava il disco, per cui, il mese dopo è passata "in cavalleria".
sono al primo ascolto, ma devo dire che se ti piace questo, probabilmente non dovresti tralasciare Lykke Li, Fever Ray, e neppure Zola Jesus.
Zola Jesus meravigliosa, le altre non le conosco.
Provale, siamo qui per questo alla fine. Si, è un buon disco questo di Ema. Un sacco di influenze a noi care, un bel po' di sofferenza, abbastanza personale. Grazie.
Posta un commento