Tamara Drewe - Tradimenti all'inglese - di Stephen Frears (2011)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Giudizio vernacolare: ganzetto
Ewedown, Dorset, Regno Unito. Meravigliosa e bucolica campagna inglese, ritiro per scrittori in cerca di ispirazione e con l'eventuale blocco (e il ritiro esiste davvero, gestito dagli Hardiment, o meglio da Beth, moglie devota e pure un po' ingenua di Nicholas, scrittore di best sellers famosissimo, donnaiolo incallito, pieno di sé, ma che da solo non saprebbe togliersi il famosissimo dito dal sedere), sperso buco del culo del mondo per i giovani che sono nati lì, e che proprio lì sono costretti. Il pub è frequentato dalle stesse poche persone che gironzolano e lavorano nei paraggi.
Mentre Nicholas è alle prese con l'ennesima complicazione data dalle sue scappatelle, ecco che all'improvviso in paese arriva, o meglio, torna, Tamara Drewe. Tamara è nata e cresciuta lì, era una ragazzina bruttina e rompipalle, adesso è una giornalista di successo in un corpo più che desiderabile. Naturalmente, anche il carattere mica è più lo stesso. E' lì perché, morta la madre, si vuole disfare della proprietà che ha ereditato. Le cose andranno diversamente, anche perché il suo arrivo riesce a destabilizzare tutta una serie di vite che sembravano ormai destinate alla cristallizzazione...
Basato su una striscia a fumetti, pubblicata da Posy Simmonds su The Guardian, che si basava su Via dalla pazza folla di Thomas Hardy, il film diretto da un sempre brillante Stephen Frears è una di quelle commedie che ti rallegrano la serata. Brillante, appunto, ritmata, sboccata il giusto, mai stupida anche se si concede frivolezze, amenità, un pizzico di prevedibilità e di luoghi comuni.
Splendidi scenari, intelligenti prese in giro di stereotipi (la rock/pop star, lo scrittore di successo), attori bravi perfettamente calati nelle rispettive parti. C'è perfino un finale all'insegna dell'umorismo macabro, che sorprende, ma fino ad un certo punto.
Gemma Arterton (Tamara) meravigliosa protagonista, quasi irriconoscibile rispetto alla Kelly Jones dei due St. Trinian's (era anche in particine in RocknRolla e in I Love Radio Rock), e molto bravo pure l'emergente (ma forse ormai il termine è superato) Dominic Cooper (qui è Ben Sergeant, ma l'abbiamo visto in An Education, La duchessa, Captain America, come pure nel cult The Escapist).
Delizioso.
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