No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120228

fifty fifty



50 e 50 - di Jonathan Levine (2012)


Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Giudizio vernacolare: ridé sur cancro un è da tutti


Seattle, Washington USA. Adam ha ventisette anni, non ha la patente di guida perché trova che le automobili siano pericolose. Non beve, non fuma, ricicla tutto. E' una persona posata, calma, divertente con moderazione, equilibrata. Vive in una bella casa, al momento con la bella fidanzata Rachael, che fa la pittrice, e con la quale sta cercando di far progredire la relazione. Non vede spesso i genitori: la madre Diane è sempre troppo apprensiva, mentre il padre Richard, affetto da Alzheimer, ormai non lo riconosce più. Adam lavora come scrittore di programmi radio in una grande stazione della città, insieme all'amico fraterno Kyle, che gli vuole bene più che a un fratello. Da qualche giorno avverte strane fitte alla schiena, e sta facendo degli accertamenti. Finiti gli accertamenti, il dottor Ross, con molto poco tatto, lo informa che ha un cancro alla spina dorsale. Le possibilità di sopravvivere sono del 50%. Entro breve dovrà cominciare la chemioterapia. Adam è incredulo, ma da persona estremamente razionale, affronta i primi passi di questo nuovo cammino con una calma che gli altri stentano a capire. Comincia la chemio, e contemporaneamente inizia a vedere una terapista per un supporto psicologico, anche se la dottoressa, Katherine, è giovane ed inesperta. Rachael, nonostante Adam le dica chiaramente che capirebbe se volesse lasciarlo, decide di rimanere e di prendersi cura di lui; mamma Diane accusa duramente il colpo. Kyle, dopo un iniziale sconforto, tiene duro e arriva addirittura a ridere, scherzare, addirittura ad usare la malattia di Adam per rimorchiare. Si, perché nel frattempo, Rachael, sempre più presa dalla sua vita da pseudo-artista, sta dedicando sempre meno tempo ad Adam, e una sera Kyle, mentre è ad un appuntamento con una commessa di una libreria dove, insieme ad Adam, si è recato per acquistare dei libri che Katherine ha consigliato di leggere (e dove Kyle, appunto, ha usato il "gancio" della malattia dell'amico per intenerire Claire, questa commessa), vede proprio Rachael che sta amoreggiando con un altro.


Di certo non è un capolavoro, questo nuovo film di Levine, che abbiamo conosciuto con All The Boys Love Mandy Lane, prodotto interessante e particolare seppur non perfetto, e che, dicono, abbia proseguito con l'interessante Fa la cosa sbagliata (The Wackness), che cercherò a questo punto di recuperare per parlarvene, ma a me è piaciuto. Un po' per il cast, un po' perché il cancro è una cosa che personalmente mi tocca, e soprattutto, anche se molte cose della sceneggiatura sono prevedibili, è bello, e non comune, riuscire a ridere su un tema del genere. A proposito della sceneggiatura (spoiler alert!), scritta da Will Reiser, si basa sulla sua vera esperienza con il cancro; Reiser, che appare in un cameo al party che Kyle organizza per Adam (è il tizio che dice ad Adam che anche suo zio ha avuto il cancro), è nella realtà amico di Seth Rogen, che in effetti interpreta la parte (di Kyle) che ha avuto nella realtà affrontando il cancro insieme a Reiser. E' proprio Rogen che ha convinto Reiser a scrivere una sceneggiatura sulla sua esperienza. Il film è appunto divertente e a tratti commovente, leggero ma non insulso. Bella la colonna sonora (la scena finale, che sfocia nei titoli di coda, è una chicca per appassionati, e mi è parso un omaggio alla città che fa da sfondo alla storia, Seattle), essenziale la regia, che si lascia andare a qualche particolarità in un paio di casi, belli alcuni personaggi secondari. Cast all'altezza, che recita con naturalezza. Il protagonista Adam è portato sullo schermo da Joseph Gordon-Levitt, che curiosamente nello stesso periodo è nei cinema italiani con un personaggio completamente opposto (Hesher), e che recita quasi sempre sottotraccia, risultando comunque convincente. Gordon-Levitt ha preso il posto di James McAvoy (ringraziato nei titoli di coda) all'ultimo momento. Seth Rogen, come detto, interpreta Kyle, e risulta il solito simpatico faccia da culo. La grande Anjelica Huston è mamma Diane, ed è sempre un piacere vederla. Matt Frewer e Philip Baker Hall, coppia di caratteristi bravissimi, sono Mitch ed Alan. Anna Kendrick (Tra le nuvole) interpreta la timida terapista Katherine, e nonostante non sia uno schianto è sempre carina da veder recitare. Per finire, perdonate ma è una mia debolezza, Bryce Dallas Howard, qui nei panni di Rachael per la sua seconda parte consecutiva da antipatica (dopo la Hilly Holbrook di The Help), è sempre di una bellezza terrificante. Il titolo (che in originale è 50/50, mentre in Italia diventerà 50 e 50), ci dicono i trivia di imdb.com, è uscito da una sua idea, ed ha convinto lo sceneggiatore. Uscita italiana prevista per venerdì 2 marzo. Ultima curiosità, sapete che ogni tanto mi piace soffermarmi su questioni di marketing: le taglines. Quella originale è It takes a pair to beat the odds (ci vuole una coppia per battere le probabilità). Quella italiana è in inglese e diventa piena di melassa: all we need is love. Mah.

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