Anno 2670 - Ultimo atto - di Jack Lee Thompson (1973)
Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)
Giudizo vernacolare: firmetto
In un futuro che si colloca tra il primo film della serie ed il secondo, e la seconda parte del ventesimo secolo, durante il quale si sviluppano il terzo ed il quarto, il Legislatore, con l'aiuto delle scritture, racconta ad un gruppo di piccoli umani e di scimmia, le vicissitudini del Pianeta dopo l'era atomica. L'illuminato scimpanzé Cesare, dopo aver guidato la rivolta delle scimmie, guida la convivenza tra scimmie ed umani fuori dalla grande città, ormai completamente distrutta e contaminata dalle radiazioni. Ma i gorilla, sobillati dal generale Aldus, spingono per una cultura anti-umana, mentre Cesare tenta di mantenere l'uguaglianza, consigliato dallo scienziato orango Virgilio, e dall'umano MacDonald (fratello del MacDonald che aveva aiutato Cesare nel film precedente). Questi tre, decidono di recarsi alle rovine della grande città, per tentare di recuperare qualcosa dei genitori di Cesare, delle testimonianze che possano guidare questa nuova realtà "mista". Ma umani mutanti sopravvivono nel sottosuolo della città, e non sono felici di veder arrivare delle scimmie. Cesare e gli altri due trovano un nastro registrato di Cornelius e Zira, ma gli umani lanciano un'offensiva verso la comunità mista, mentre all'accampamento, Aldus riduce in fin di vita Cornelius, il giovane figlio di Cesare e Lisa. Cosa uscirà da questi tumulti?
Ultimo atto, come dice il titolo italiano, dei film degli anni '70 ispirati al rimanzo di Pierre Boulle. Il regista del film precedente, e lo sceneggiatore dei quattro episodi seguenti al film iniziale, tentano di chiudere idealmente il cerchio, ma lo fanno in maniera goffa (vedi la scena della battaglia tra umani e comunità delle scimmie). Roddy McDowall è ancora Cesare, John Huston è il Legislatore, Claude Akins è il generale Aldus. Si poteva concludere in maniera migliore.
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