Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
David Kim vive a San Jose, in California, con sua figlia Margot. A sua moglie Pamela è stato diagnosticato un linfoma ed è morta prima che Margot cominciasse il liceo. Una notte Margot tenta di chiamare David tre volte, ma lui dorme. La mattina dopo David non riesce a mettersi in contatto con Margot. Credendo che sia andata alla lezione di piano dopo la scuola, David chiama l'istruttore di pianoforte, ma viene informato che Margot ha smesso di frequentare le sue lezioni sei mesi prima. Scopre che stava intascando i soldi e li ha trasferiti su un account Venmo ora cancellato. Chiama la polizia e il caso viene assegnato al detective Rosemary Vick. Accedendo ai social di Margot, David scopre che era diventata una solitaria dalla morte di Pamela. Vick riferisce che Margot ha creato un documento d'identità falso e mostra i filmati della telecamera del traffico della sua auto fuori città, suggerendo che potrebbe essere scappata.
Film di debutto del regista statunitense di origini indiane, sceneggiato a quattro mani con il fido collaboratore Sev Ohanian, a dispetto della critica che l'ha largamente apprezzato, a me non ha esaltato. Ammetto che ha un buon ritmo e un uso innovativo del coinvolgimento nella storia della tecnologia, ma mi è parso un prodotto confezionato appositamente per i servizi streaming e non "pensato" per il grande schermo.
Debut film by the American director of Indian origins, co-written with faithful collaborator Sev Ohanian, despite the critics who widely appreciated it, it didn't exalt me. I admit that it has a good pace and an innovative use of engagement in the history of technology, but it seemed to me a product specifically packaged for streaming services and not "designed" for the big screen.
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