Luca Fanti è un uomo adulto. E della vita adulta ha tutti i vantaggi, un buon lavoro, una buona situazione economica, una moglie, una figlia, un figlio, genitori presenti e che gli vogliono bene. La fortuna gli è stata amica: quando non aveva ancora trent'anni, suo fratello minore è diventato uno dei più grandi campioni di ciclismo al mondo e Luca ha potuto lasciare un precario impiego da pubblicitario per lavorare come manager per lui. Ma con la fortuna può venire la sicurezza in sé, e con (troppa) sicurezza si possono commettere errori. Un'amante, poi un'altra, qualche serata troppo alcolica, qualche droga per tenersi su e divertirsi un po'. E agli errori seguono le conseguenze. Una terribile causa di separazione, il giudizio severo su di lui da parte di amici e famiglia, dei figli, addirittura. Ma se la vita di Luca comincia ad andare a rotoli per fortuna Olli è il campione di sempre, anche se gli anni passano e c'è da rinegoziare il contratto... (da ibs.it)
I pochi che mi seguono da tempo lo sanno benissimo, ma lo spiego per l'ennesima volta per chi magari capitasse qui per caso: seguo Brizzi dai suoi esordi, e sono fermamente convinto che sia uno scrittore eccezionale, e, con questo libro, capisco che le similitudini con Fabio Genovesi vanno oltre a quelle che pensavo inizialmente, quando Fabio ha fatto capolino sulla scena letteraria italiana: sono entrambi amanti del ciclismo (c'è da dire che Brizzi, come ci ha fatto intuire in altri suoi libri, è un cronista sportivo mancato, quindi si intende di molti sport). Fatta questa introduzione tutta personale, anche questo La primavera perfetta è un libro che ti acchiappa immediatamente, con una storia "normale" (come descritto dal riassunto) di una persona fallace, e non ti molla fino al finale esageratamente commovente (ve lo giuro, anche se dovete sapere che sono pure uno che si commuove facilmente). Al solito, ben scritto, non ho appunti da muovergli.
The few who have followed me for a long time know this very well, but I'll explain it once again for anyone who might happen to be here by chance: I've been following Brizzi since his beginnings, and I am firmly convinced that he is an exceptional writer, and, with this book, I understand that the similarities with Fabio Genovesi go beyond what I initially thought, when Fabio appeared on the Italian literary scene: they are both lovers of cycling (it must be said that Brizzi, as he made us understand in his other books, is a potential sports reporter, so he understands many sports). Having made this very personal introduction, this too La primavera perfetta is a book that grabs you immediately, with a "normal" story (as described by the summary) of a fallacious person, and does not let you go until the exaggeratedly moving ending (I swear, although you must know that I am also one who is easily moved). As usual, well written, I have no notes to do to the book and to the writer.
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