Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Il principe ebreo Judah Ben-Hur e il suo fratello romano adottivo Messala sono migliori amici nonostante le loro diverse origini. Dopo che la madre di Judah resiste all'interesse di Messala per sua figlia Tirza, Messala si arruola nell'esercito romano e raggiunge la gloria. Ben-Hur alla fine sposa la sua schiava Ester dopo che Messala se ne va. Tre anni dopo, Messala ritorna come ufficiale romano decorato. Il suo ritorno coincide con una crescente insurrezione degli Zeloti, ebrei contrari al dominio romano. Ben-Hur soccorre e protegge a malincuore un giovane zelota di nome Dismas e tenta di dissuaderlo dalla causa. Messala si riunisce con Ben-Hur e tenta di convincerlo a fungere da informatore: il nuovo governatore Ponzio Pilato sta arrivando a Gerusalemme e Messala non vuole alcuna rivolta. Judah afferma che parlerà con la gente del posto.
Film ispirato al saccheggiatissimo romanzo Ben-Hur di Lew Wallace del 1880, è il quinto in ordine di tempo. Il paragone con il film del 1959, vincitore di ben 11 Oscar, con Charlton Heston maestoso protagonista vede il film del regista russo perdente, ma certamente, gli è superiore in dinamicità. La storia è sempre avvincente, ma si ha l'impressione che si sia ecceduto giusto per allungarne la durata.
Film inspired by the much plundered novel Ben-Hur: A Tale of the Christ by Lew Wallace from 1880, it is the fifth in order of time. The comparison with the 1959 film, winner of 11 Oscars, with Charlton Heston as the majestic protagonist sees the Russian director's film as a loser, but certainly superior in dynamism. The story is always gripping, but you get the impression that it went too far just to lengthen its duration.
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