Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Il pittore Giorgio vive su un'isola vicino alla costa meridionale della Corsica, solo con il suo cane Melampo. E' costretto, suo malgrado, ad ospitare la bella corsa Liza, che fugge da una crociera con amici, stanca di tutti loro, e la donna, nonostante il distacco e il palese disinteresse dell'uomo, finisce per instaurare una morbosa e disfunzionale relazione con lui.
Da molti definito un di transizione nella filmografia di Ferreri, seppur riuscito, La cagna è l'ennesimo oggetto particolarissimo, che si presta a molteplici interpretazioni. Film che sarebbe sommerso di critiche oggigiorno, per la sua estrema misoginia, è padroneggiato con superba maestria dalla coppia straordinaria di protagonisti, e c'è da sottolineare il distacco col quale il regista descrive la misoginia di cui sopra, segno evidente di qualcosa di più profondo da comunicare.
Defined by many as a transition movie in Ferreri's filmography, although successful, Liza is yet another very particular object, which lends itself to multiple interpretations. Film that would be inundated with criticism nowadays, due to its extreme misogyny, is mastered with superb mastery by the extraordinary pair of protagonists, and it is worth underlining the detachment with which the director describes the misogyny mentioned above, a clear sign of something more profound to communicate.
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