No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20091011

Maiori forsan cum timore...


Giordano Bruno - di Giuliano Montaldo 1973


Giudizio sintetico: da vedere


Gli ultimi 8 anni di vita di Filippo Giordano Bruno, all'incirca dal 1592 al 1600, condensati in due ore di cinema. Il soggiorno a Venezia, in una Venezia dei Dogi abbastanza illuminata e perfino libertina, nella casa di Giovanni Mocenigo, lo stesso che poi lo consegnò all'Inquisizione veneziana, che per prima "tremò", dovendo decidere se consegnarlo o meno a quella romana. Dopo di che, le sue carceri romane, i suoi interrogatori, meglio, dibattimenti, con l'Inquisizione Pontificia, e i dubbi, anche atroci, che portarono ad un rimpallarsi continuo delle responsabilità sulla sua fine.


Bello il film di Montaldo. I film storici, o anche biopic come va di moda definirli adesso, hanno sempre la noia dietro l'angolo, ma questo è valido anche dal punto di vista strettamente tecnico: la macchina da presa si muove elegantemente e in maniera "moderna", mai prevedibile, e la fotografia (Storaro, non uno qualunque) è ottima. La storia, ma soprattutto le idee (pensiamo che si sta parlando di 400 anni fa) di Giordano Bruno sono degne di essere ricordate, soprattutto in un momento di "confronto di civiltà" come quello che stiamo vivendo, e questo film, con la scelta che fa, gli rendeva ampiamente giustizia.

Cast ben assortito, dove ovviamente dare la palma del migliore a Volonté è scontato; Charlotte Rampling (con un nudo integrale) è bellissima.

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