No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20081015

George i' vorrei che tu Vladimir ed io fossimo presi..


Mi spiace solo di non aver avuto tempo per commentare subito la notizia, prontamente segnalatami ieri dall'amico Cipo: il titolo del Corriere recitava Il saluto di Berlusconi a Bush: "Storia dirà che sei stato un grandissimo presidente". A parte l'inziale sgomento, e la buffa impressione che "storia" fosse un nome proprio, ho riflettuto sull'interezza dell'articolo.


Un vaso di Ginori con raffigurate le Tre Grazie tra i regali per George (ovviamente, Grazia, Graziella e Grazie al cazzo).

Complimenti reciproci. Da George a Silvio, da segnalare: "Con Berlusconi ho un rapporto eccellente, e un genuino rispetto. Ne ho apprezzato l'amicizia e la saggezza. È un uomo sincero, capace di parole chiare e leali, capace di mantenere la parola data e mi piace il suo ottimismo senza limiti. Sono orgoglioso dell'alleanza dell'Italia". La saggezza. Magari aveva visto Guzzanti (il figlio, visto che il padre con Silvio ha litigato) che interpretava Laporta poco prima. Un uomo sincero. Come no. Capace di mantenere la parola data. Come no. L'ottimismo senza limiti, e questo è innegabile. Ma la chicca è "capace di parole chiare". Come no. Grazie a Silvio, la frase "sono stato frainteso" sta per entrare nello Zingarelli.


Ma le parole di Silvio per George sono decisamente un capolavoro. "La storia dirà che George W. Bush è stato un grandissimo presidente degli Stati Uniti". Un grandissimo. Certo. "In lui non ho mai visto il calcolo del politico, ma la spontaneità e la sincerità di colui che crede in quello che fa". Si, questo lo credo anch'io. Il problema è che evidentemente, crede si, ma di giocare alla playstation a Medal Of Honor o robe così.

La chiusura sembra paradisiaca, ma in realtà è una minaccia: "Continueremo a restare al vostro fianco finché i nemici della libertà, che non hanno alla base delle loro decisioni l'amore, non saranno completamente sconfitti". Quindi, alla base delle decisioni di Silvio e di George c'è l'amore. Bisogna vedere per cosa.


Dopo i complimenti il discorso si è spostato sulla crisi economica ormai mondiale. Mentre Gordon Brown, sicuramente aiutato da qualcuno che ne capisce più di lui, era impegnato a risolverla, Silvio faceva i complimenti a chi sicuramente di questa crisi è, almeno in parte, responsabile. E, come dice (anche qui) il fresco premio Nobel per l'Economia Paul Krugman, non è riuscito a mettere in piedi un piano capace di risolverla.

4 commenti:

monty ha detto...

la storia non so,
la cronaca recente però ha già
trovato una definizione univoca
per daboliù:
worst president ever

Anonimo ha detto...

Spero di non sbagliarmi, ma ho l'impressione che gli stessi statunitensi non ne possano proprio più di Bush e dei suoi; e che quindi Barack possa vincere agevolmente le imminenti elezioni presidenziali

Spero di non sbagliarmi, ho detto.... intanto aspettiamo il film su Bush di Oliver Stone (che in Italia però nessuno vuol distribuire)

Appunto, in Italia... Secondo i giornali (anche Repubblica), qui il gradimento del Mr B. nostrano è ai massimi... o allora???

jumbolo ha detto...

Si viene tutti da te Cipo, allestiscici una sala ben temperata possibilmente vista mare
:))

Anonimo ha detto...

Ma di che vi stupite?? Certi personaggi vanno sempre a braccetto...mi suonerebbe strano il contrario!!!