No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20091007

vendetta


El desquite - di Juan Carlos Desanzo 1983


Giudizio sintetico: quasi inguardabile


Juan Parini è in crisi con la moglie Teresa. Lui è un correttore di bozze per una casa editrice che pubblica romanzi erotici, ma voleva essere uno scrittore. All'improvviso, dopo anni, lo convoca l'amico d'infanzia Emilio, proprietario di due discoteche e un ristorante, e fidanzato con la giovanissima Elena, senza un apparente motivo, ma Juan è lo stesso felice di rivederlo, anche se la vista di Elena lo turba. Il giorno seguente, Emilio viene ucciso in un agguato armato, Elena si salva. Emilio lo ha nominato erede dei suoi possedimenti, insieme al fido Silvio. Ma, ovviamente, quando qualcuno muore ammazzato, c'è qualcosa sotto...


Ogni nazione ha, evidentemente, i suoi film di serie zeta, soprattutto polizieschi e, in genere, di crimine; non solo, ogni nazione ha, sempre evidentemente, i suoi periodi di rivalutazione della spazzatura (intesa come trash o anche weird). Questo El desquite fa parte di quella tipologia, a livello argentino: ho trovato siti che lo segnalano come un film epocale, mentre io l'ho trovato decisamente inguardabile. Sceneggiatura che regge poco, azione ridicola, protagonista (Rodolfo Ranni) improponibile. Confesso, l'ho guardato solo perchè è uno dei film più vecchi dove sia possibile vedere Ricardo Darín, giovanissimo (26 anni all'epoca), che se la cava discretamente.

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