No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120723

il secondo (Presidente degli Stati Uniti d'America)

John Adams - di Tom Hooper (2008)
Miniserie in 7 episodi - HBO

John Adams, nato nel 1735 e morto nel 1826, sempre a Quincy, Massachusetts, è stato un Padre fondatore degli Stati Uniti (uno dei più influenti), il primo Vice Presidente ed il secondo Presidente degli Stati Uniti (il primo a vivere alla Casa Bianca, ancora in costruzione). Laureato in legge, lavorò come avvocato, rivelandosi un grande oratore, divenendo famoso nella zona di Boston. Si avvicina alla politica quando si rende conto che i movimenti indipendentisti contro gli inglesi sono ormai inarrestabili; si trova però inizialmente a difendere un plotone inglese che aveva sparato sulla folla, facendo delle vittime, perché attaccato. Li fa assolvere, facendo infuriare gli indipendentisti, ma la sua obiettività fa si che le sue opinioni diventino sempre più influenti. Diviene delegato del Massachusetts al primo e al secondo Congresso continentale, spingendo sempre più decisamente per l'indipendenza, e scrive, insieme a Thomas Jefferson, sotto la supervisione di Benjamin Franklin, la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d'America. Suo figlio John Quincy fu il sesto Presidente.

Sceneggiata da Kirk Ellis, che si è basato sul libro del 2001 John Adams di David McCullough (che ha vinto il Pulitzer nel 2002 nella sua categoria), diretta dall'inglese Tom Hooper (Il discorso del re, Il maledetto United), girata in larga parte in Ungheria, John Adams, miniserie andata in onda tra il marzo e l'aprile del 2008, è, non che ce ne fosse ancora bisogno, l'ennesima dimostrazione della grandiosità di una rete come HBO, e del fatto che con i soldi, ma pure con la professionalità, si può fare grandissima televisione, e perfino insegnare la storia. Mentre guardate John Adams, oltre otto ore di minutaggio senza un momento di noia, sempre che siate interessati un minimo all'argomento, non potrete fare a meno di pensare che cosa sarebbe potuto accadere, che ne so, se in Italia la RAI avesse voluto fare una miniserie su Cavour.
Ambientazioni e ricostruzioni a dir poco grandiose, grande attenzione ai dialoghi, un trucco straordinario (ogni volta che vedo uno, o più, come in questo caso, invecchiamenti credibili sullo schermo, ripenso a quello orribile di J. Edgar), una regia e una direzione ottima, e un cast, che ve lo dico a fare, superbo.
Paul Giamatti (sei mesi quasi ininterrotti di lavoro, trucco e costumi: secondo i trivia di imdb.com ha preso solo due giorni liberi) è un immenso John Adams. Laura Linney è la moglie Abigail (una figura saggia e degna di una rivalutazione storica, sicuramente anche lei sarebbe da annoverare tra i Padri fondatori, anche se in quel caso si dovrebbe parlare di Madri), altrettanto grande. Non voglio dilungarmi troppo, ma lasciatemi citare un bravissimo Stephen Dillane (Stannis Baratheon, per intenderci) nei panni di Thomas Jefferson, i suoi "duetti" con Giamatti sono squisiti, un sempre notevole Tom Wilkinson che interpreta Benjamin Franklin, un ingessatissimo David Morse come George Washington, e Danny Huston come Samuel Adams.
Otto ore sono tante, ma il "sacrificio" è ampiamente ripagato. Chapeau, HBO.

Half-fed slaves building our nation's Capitol. What possible good can come from such a place?
(Abigail Adams, riguardo alla Casa Bianca)

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