In mezzo al mio annaspare per riposizionarmi nel mio nuovo ruolo lavorativo, che mi lascia un pochino meno di tempo libero (ma non mi lamento, ci mancherebbe), è ufficialmente cominciata la corsa agli
Oscar. Non quella di
Lincoln e di
The Master, bensì la mia personale. Se seguite questo blog forse vi sarete accorti che il vostro critico cinematografico (uso la definizione in modo profondamente autoironico, giuro) preferito, quando si arriva vicino alla data fatidica, entra in gara, nel senso che entro la notte degli
Oscar, quella dell'assegnazione al
Kodak Theatre, mi prende l'ansia di dover vedere tutti i film nominati o quasi (cosa del tutto inutile, perché io mica voto). Il problema (una volta) è che un buon 80% di loro non è uscito in Italia, e l'altro 20% è tutto sugli schermi in questo momento o al massimo nelle prossime settimane, e quindi via di
download e di
acrobazie per vedersi film in norvegese e tentare di capirci qualcosa.
In questa settimana dovrò vedere al cinema The Master (oltre a Cloud Atlas e La bicicletta verde, anche se non nominati), e nel frattempo mi sono procurato (versioni originali, sottotitoli francesi, copie russe piratate, e, come detto, acrobazie varie) Beasts of Southern Wild, Kon-Tiki, Flight, War Witch (Rebelle), Lincoln. E' il tempo che manca, ma Thank God It's Friday.
Tutto per voi, affezionati lettori. Tutto per voi.
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