Dolemite Is My Name - Di Craig Brewer (2019)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Nel 1970 a Los Angeles, Rudy Ray Moore è un artista in difficoltà che lavora in un negozio di dischi, cercando di trasmettere la sua musica in onda nella stazione radio del negozio. Di notte, arrotonda come presentatore per il gruppo musicale del suo amico Ben Taylor in un club. Chiede al proprietario del club di esibirsi come comico, ma il proprietario lo rifiuta. Un giorno al negozio di dischi, un senzatetto di nome Ricco entra e vaga e inizia a raccontare storie divertenti. Moore pensa di creare un personaggio che racconta queste storie nel club in cui lavora. Indossando abiti da magnaccia e brandendo un bastone, Moore sale sul palco come Dolemite (uno dei protagonisti delle storie di Ricco) e si lancia in un monologo crudamente umoristica. Taylor e il suo gruppo si uniscono a lui sul palco per sostenerlo. La folla applaude.
Non male questo biopic su una figura storica della Blaxploitation, ma non troppo conosciuta (ammetto che ne ignoravo totalmente l'esistenza fino a quando non ho visto il film) quantomeno in Italia. Un cast composto da molti stand-up comedian e caratteristi molto bravi, più un Eddie Murphy efficace ma misurato a dispetto del ruolo di protagonista, un Wesley Snipes (D'Urville Martin) scoppiettante e perfino Snoop Dogg (Roj) ad impreziosire, una regia dinamica, per un film divertente ma non solo.
Not bad this biopic on a historical figure of the Blaxploitation, but not too well known (I admit that I totally ignored his existence until I saw the film) at least in Italy. A cast composed of many stand-up comedians and very good character actors, plus an effective but measured Eddie Murphy despite the protagonist role, a crackling Wesley Snipes (D'Urville Martin) and even Snoop Dogg (Roj) to embellish, a dynamic directio, for a fun film but not only.
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