No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20230212

你那邊幾點 (Che ore sono lì)

What Time Is It There? - Di Tsai Ming-liang (2001)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Hsiao-kang è un venditore ambulante di Taipei che vende orologi da una valigetta. Suo padre muore. Poco dopo, Shiang-chyi va da lui per comprare un orologio con doppio fuso orario, mentre sta per fare un viaggio a Parigi. Le piace l'orologio personale di Hsiao-kang, che è esaurito. Lui dapprima si rifiuta di vendere il suo orologio, spiegando che suo padre è appena morto e che la cosa porterebbe sfortuna. Lei è persistente e alla fine lo convince a venderle l'orologio. La madre di Hsiao-kang piange la morte del marito; gli lascia cibo e acqua e pensa che potrebbe reincarnarsi. Hsiao-kang guarda un film ambientato a Parigi, I 400 colpi. Durante la sua routine quotidiana, cambia ogni orologio sull'ora di Parigi. Nel frattempo, a Parigi, Shiang-chyi è sola nella sua stanza,  mentre va nei negozi, nei ristoranti e in metropolitana. La madre di Hsiao-kang vede che l'orologio di casa sua ha cambiato l'ora e pensa che sia perché suo marito è tornato. Spegne le luci in casa e blocca tutte le finestre, e lei e Hsiao-kang litigano.

A mio modestissimo parere, uno dei film più famosi del maestro taiwanese di origini malesi, ma non certamente quello migliore o meglio riuscito. Protagonisti il solito Lee Kang-sheng (Hsiao-kang), attore/feticcio di Tsai Ming-liang, e l'affascinante Chen Shiang-chyi (Shiang-chyi), anche lei spesso con il regista, in una sorta di esplorazione della solitudine con l'ossessione del tempo, due tematiche ricorrenti nel suo cinema.

In my humble opinion, one of the most famous films of the Taiwanese master of Malaysian origins, but certainly not the best or most successful one. The protagonists are the usual Lee Kang-sheng (Hsiao-kang), actor/fetish of Tsai Ming-liang, and the charming Chen Shiang-chyi (Shiang-chyi), she also often with the director, in a sort of exploration of solitude with the obsession with time, two recurring themes in his cinema.

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