Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Mikael Boghosian è un farmacista che vive nel piccolo villaggio armeno di Siroun nella parte sud-est della Turchia, all'interno dell'Impero Ottomano. Per contribuire a pagare le spese della facoltà di medicina, promette di sposare Maral, figlia di un ricco vicino, ricevendo in dote 400 monete d'oro. Questo gli permette di recarsi a Costantinopoli e frequentare la Scuola Imperiale di Medicina. Lì fa amicizia con Emre, figlio di un alto funzionario ottomano. Tramite il suo ricco zio, Mikael incontra anche Ana Khesarian, una donna armena cresciuta a Parigi, che è coinvolta con un giornalista americano dell'Associated Press, Chris Myers. Mikael si innamora di Ana proprio mentre le tensioni internazionali iniziano a salire con lo scoppio della prima guerra mondiale. Mikael riesce temporaneamente a evitare la coscrizione nell'esercito ottomano attraverso un'esenzione per studenti di medicina con l'aiuto di Emre. Quando Mikael cerca di salvare suo zio dalla prigionia durante i rastrellamenti del 24 aprile 1915, viene arrestato e mandato in un campo di lavoro, mentre Emre viene arruolato.
Drammone storico con un grande cast internazionale, diretto dal regista irlandese da sempre interessato alle questioni geopolitiche (oltre a molti film sulla questione irlandese lo ricordiamo anche per Hotel Rwanda), che riprende un soggetto di Robin Swicord. Un po' confuso e fin troppo romantico, ha dalla sua anche The Promise, ultimo singolo di Chris Cornell, nella colonna sonora.
Historical big drama with a large international cast, directed by the Irish director who has always been interested in geopolitical issues (in addition to many films on the Irish question we also remember him for Hotel Rwanda), which takes up a story by Robin Swicord. A little confused and too romantic, it also has The Promise, the latest single by Chris Cornell, on the soundtrack.
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