Giudizio sintetico: si può vedere ma anche no (2,5/5)
La madre del tredicenne Theodore Decker viene uccisa in un attentato al Metropolitan Museum of Art di New York City. All'indomani dell'esplosione, un uomo morente lo esorta a prendere un dipinto - Il cardellino - e il suo anello inciso. Theo viene affidato ai Barbour, la famiglia del suo migliore amico Andy. Theo si avvicina alla signora Barbour, che incoraggia il suo interesse per l'antiquariato e l'arte. Viene rivelato che Theo e sua madre avrebbero dovuto vedere il preside della scuola di Theo quel giorno perché la scuola ha detto che lui e il compagno di classe Tom Cable avevano fumato sigarette. Erano in anticipo, così sua madre portò Theo al museo il giorno dell'esplosione. Theo si incolpa per la morte di sua madre.
Nonostante un buon cast, sceneggiatore e regista di una certa esperienza, questo film basato sull'ennesimo ottimo libro di Donna Tartt è una delusione. Della densità profonda e dell'umore sempre in bilico tra l'assurdità delle vicende e la paura della morte contenute e trasmesse a piene mani del libro, non v'è alcuna traccia. Un film piatto come una tavola, che certamente non invoglia, chi non l'ha fatto, a leggere la storia originale, e questo forse, è il peccato più grande.
Despite a good cast, screenwriter and director of some experience, this film based on yet another excellent book by Donna Tartt is a disappointment. There is no trace of the profound density and mood always hovering between the absurdity of the events and the fear of death contained and handed down in the book. A film as flat as a board, which certainly doesn't entice those who haven't read the original story, and this is perhaps the greatest sin.
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