No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20240413

A napfény íze (Il sapore della luce solare)

Sunshine - Di István Szabó (1999)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)

Verso la metà del XIX secolo, il patriarca della famiglia ebreo-ungherese Sonnenschein (che significa "sole" in tedesco) è il proprietario di una taverna che produce il suo popolare tonico distillato a base di erbe in Austria-Ungheria. Il tonico, chiamato Taste of Sunshine (sapore di sole), viene successivamente prodotto commercialmente da suo figlio Emmanuel, portando alla famiglia grande ricchezza e prestigio. Costruisce una vasta tenuta dove il figlio maggiore, Ignatz, si innamora della sua cugina di primo grado, Valerie, nonostante la disapprovazione di Emmanuel e Rose, sua moglie. Ignatz, mentre studia alla facoltà di giurisprudenza, inizia una relazione con Valerie. Ignatz si laurea e in seguito guadagna un posto come rispettato giudice distrettuale, quando il giudice supremo gli chiede di cambiare il suo cognome ebraico in uno ungherese per essere promosso alla corte centrale. L'intera generazione – Ignatz, il fratello medico Gustave e la cugina Valerie, fotografa – cambiano il proprio cognome in Sors (che in ungherese significa "destino"). Ignatz viene poi promosso quando indica al Ministro della Giustizia un modo per ritardare il perseguimento dei politici corrotti.

Potremmo definirlo un colossal storico, questo ennesimo film del regista ungherese dalla filmografia sterminata, diretto con mano prevedibile ma sapiente, ed interpretato da un cast molto ricco, in larga parte con belle interpretazioni. Una sorta di allegoria amarissima, con il nazismo sullo sfondo. 

We could define it as a historical colossal, yet another film by the Hungarian director with an endless filmography, directed with a predictable but skilful hand, and starring a very rich cast, mostly with beautiful performances. A sort of very bitter allegory, with Nazism in the background.

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