Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Nel 1932, Hugh Legat e i suoi amici tedeschi Paul von Hartmann e la fidanzata di Paul, Lena, celebrano la loro laurea all'Università di Oxford. Hartmann insiste che Legat lo visiti a Monaco per sperimentare la "Nuova Germania". Sei anni dopo, Legat è distaccato dal Ministero degli Esteri britannico, lavorando come segretario privato del primo ministro Neville Chamberlain. L’Europa è sull’orlo della guerra. Chamberlain si sforza di ottenere la pace con Adolf Hitler ad ogni costo, anche se ciò significa consentire alla Germania di prendere il controllo dei Sudeti dalla Cecoslovacchia. Chamberlain scrive a Benito Mussolini nel tentativo di fermare l'azione militare; sembra che funzioni e Hitler è d'accordo, invitando Chamberlain e il primo ministro francese Édouard Daladier a Monaco per una conferenza.
Interessante "sottotrama" sull'inizio della Seconda Guerra Mondiale, personaggi storici si mescolano con alcuni sconosciuti, che cercano disperatamente una soluzione logica e compassionevole al disastro, tratto dal libro di Robert Harris Monaco. Cast che vede giovani leve e qualche vecchia conoscenza, svolgimento dal grande ritmo. Si vede che il regista è abituato più alla TV che al cinema, ma alla fine, il prodotto è piacevole.
Interesting "subplot" about the beginning of the Second World War, historical figures mix with some strangers, who desperately seek a logical and compassionate solution to the disaster, based on the book by Robert Harris Munich. Cast featuring young talent and some old acquaintances, with a great pace. You can tell that the director is more used to TV than cinema, but in the end, the product is enjoyable.
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