Monsters - di Gareth Edwards (2011)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
2016. Sei anni dopo che la NASA ha scoperto la possibilità di vita extraterrestre nel nostro sistema solare, viene lanciata una sonda per raccogliere campioni; al rientro, si schianta a terra in Messico, e dopo poco tempo nella stessa zona appaiono forme di vita aliene. Metà del Messico, fino al confine con gli USA, vengono messi in quarantena. Perenne stato di guerra, e il muro tra USA e Messico viene rinforzato ed esteso lungo tutto il confine.
Andrew, un giovane fotoreporter statunitense, viene incaricato, dietro lauta ricompensa, dal suo datore di lavoro di andare in Messico e riportare indietro sua figlia, Samantha, sana e salva. Inizialmente, i due non si piacciono: Andrew non ha voglia di fare il babysitter ad un'adolescente cresciuta e viziata, Samantha non ha voglia di tornare a casa, visto che è stato fissato il suo matrimonio col suo fidanzato, che non è così convinta di amare. E, come scopriranno quando arriveranno sulla costa messicana per prendere un passaggio via mare per raggiungere gli Stati Uniti (la zona vicino alla frontiera è in quarantena), li aspetta un viaggio molto più lungo del previsto, e una convivenza meno breve di quanto pensassero.
Monsters è in pratica il debutto del regista inglese Gareth Edwards, dopo film, corti e documentari per la tv, ed è un film sicuramente interessante. Con un budget decisamente ridotto, una troupe ridotta all'osso, ed in pratica un abbozzo di sceneggiatura ma senza dialoghi, Edwards ed i due attori principali (all'epoca fidanzati) sono riusciti a fare un film di fantascienza (passatemi il paradosso) credibile. Tanto è vero che il regista è stato scelto per il remake hollywoodiano di Godzilla (previsto per il 2014), e il protagonista Scoot McNairy (Andrew) non è stato più fermo un attimo; oltre ad un mucchio di film in preparazione, attualmente è sui nostri schermi con Cogan - Killig Them Softly insieme a Brad Pitt, e a breve sarà in Argo.
Il film, che definirei snello (anche per la durata), si basa sulla chimica tra i due protagonisti, e la storia che nasce (prevedibilmente, questo va detto), ma soprattutto su questo scenario semi-apocalittico del Messico in quarantena, popolato da questi strani alieni. Ovvio ma ben accetto il parallelo tra il vero muro esistente alla frontiera USA/Messico e quello fittizio causa quarantena per alieni, gustosi richiami a capolavori sulla guerriglia in giungle inospitali, più che apprezzabile la tensione disseminata lungo tutta la trama. Film "circolare" (o ellittico, come preferisce qualcuno), che come detto mostra una buona mano: vedremo se Edwards sboccerà nel prossimo futuro.
1 commento:
A me è piaciuto!! Buon film!!
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