Una delle prime cose che mi sono venute in mente alla notizia della morte di Enzo Jannacci è stata che di sicuro, anche se non ne abbiamo mai parlato, era uno dei pochi artisti che piacevano al mio co-blogger. La seconda è stata ripensare alla copia del 45 giri di Vengo anch'io. No tu no con quel pezzettino mancante che sembrava un morso. Era piccolo (il "morso"), non m'impediva di ascoltarlo. Avevo circa 5 anni e insieme a Stasera mi butto di Rocky Roberts era la colonna sonora delle mie giornate spensierate.
Ogni cosa che potrei dire saprebbe di frase fatta, e oggi ne leggerete e sentirete a centinaia. Quindi aggiungerò solo che di quel suo concerto di qualche anno fa, proprio qui al paesello, nel teatro, da adulto, in mezzo anche a signore impellicciate proprio come si fa a teatro, ho un ricordo indelebile soprattutto per lui, più che per le sue bellissime canzoni.
1 commento:
Noi lo abbiamo visto un paio di anni fa a Effetto Venezia - trascinante come al solito. Una grande perdita per la musica italiana.
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