No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130324

La scintilla della vita

La chispa de la vida - di Alex de la Iglesia (2011 - Inedito in Italia)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Madrid, Spagna. Roberto è un pubblicitario senza lavoro. Eppure, qualche anno prima era stato l'inventore dello slogan vincente della Coca Cola per la Spagna (Coca Cola: la chispa de la vida, per la traduzione letterale vedi il titolo del post), un lavoro di grande successo che rimase impresso nelle menti degli spagnoli. La moglie Luisa lo sostiene, preservandolo dalla depressione, lo incoraggia, non gli fa mancare il suo amore. Roberto ogni mattina si sveglia di buon ora e si mette alla ricerca di nuove opportunità di lavoro. Un giorno chiede un appuntamento ad un suo vecchio e caro amico, ora a capo di una importante compagnia, che però gli concede pochissimo tempo, considerandolo poco e lasciandolo in uno stato che precede la disperazione. Per ricordarsi dei bei tempi andati, anziché lasciarsi andare, Roberto, non avendo di meglio da fare, si mette alla guida della sua auto ed arriva a Cartagena, dove, precisamente all'Hotel Paraìso, ha passato, insieme all'amata Luisa, la luna di miele. Con sua sorpresa, al posto dell'Hotel si sta aprendo un museo, visto che proprio lì vicino è stato riportato alla luce un antico teatro romano. Vagando tra gli scavi e le impalcature, sorpreso da un custode in una zona in cui sono ammessi solo gli addetti ai lavori, Roberto cade, si aggrappa ad una statua sostenuta da una gru, il sostegno cade, e lui si ritrova sdraiato su una intelaiatura di barre di ferro. Fortunatamente, non ha ferite né danni apparenti. C'è solo un problema: una barra di ferro verticale gli si è conficcata nella testa. Per il momento non gli ha danneggiato organi che compromettano la sua salute e le sue terminazioni nervose, ma non può muoversi, altrimenti rischia di rimanere danneggiato permanentemente. Vista la presenza di numerosi giornalisti per l'inaugurazione del museo, l'incidente, e soprattutto la situazione di stallo in cui viene a trovarsi Roberto, la gerenza del museo, i dottori che assistono Roberto, e la municipalità, acquista immediatamente una risonanza enorme, e diventa un caso nazionale, metafora della crisi galoppante e della situazione del Paese tutto. Accorrono Luisa ed i due figli, e Roberto è tentato di usare la situazione per assicurare in qualche modo un futuro migliore per i suoi, che però si oppongono decisamente.

Il folle Alex de la Iglesia (Azione mutante, El dìa de la bestia, Perdita Durango, La comunidad, Crimen perfecto, Oxford Murders, Ballata dell'odio e dell'amore) continua nella sua filmografia "svalvolata" affrontando però continuamente l'attualità e le grandi problematiche sociali (a modo suo). Autocitandosi e facendo della commedia grottesca la sua fede, anche questo La chispa de la vida lascia il segno, pur non spiccando per realizzazione accurata e visivamente memorabile come il precedente Balada triste de trompeta (il titolo italiano è, ancora una volta, una merda). Cast non particolarmente in forma, nel quale però spicca Salma Hayek nei panni di Luisa, la moglie del protagonista.

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