Black Mirror - di Charlie Brooker - Stagione 2 (3 episodi; Channel 4) - 2013
Episodio 1: Be Right Back
Martha e Ash sono una giovane coppia innamorata; lui è un drogato di tecnologia, news e social network e controlla compulsivamente il suo telefono cellulare, ma vanno d'accordo. Il giorno seguente al loro trasloco in una casa di campagna interamente da restaurare, dovendo restituire il furgone preso a noleggio, Martha rimane a casa per lavorare e Ash muore in un incidente stradale. Al funerale, mentre Martha è distrutta, Sarah, una sua amica, le suggerisce un nuovo servizio online che, raccogliendo ogni traccia di una qualsiasi persona in rete, è capace di ricrearne la personalità. In questo modo, col permesso del congiunto, anche un morto può rispondere alle email e chattare con chi lo richiede. Martha inizialmente rifiuta decisamente la cosa, ma Sarah la iscrive al servizio; un giorno in cui Martha si sente debole e presa alla gola dalla nostalgia, avvia una conversazione in chat con il falso Ash, e scopre che ci sono dei possibili upgrade del servizio...
Episodio 2: White Bear
Una giovane donna si sveglia in una casa che non riconosce. Ha i polsi fasciati, e sul pavimento davanti a lei ci sono sparse molte pillole. Non sa chi è, non sa dov'è. Gira per la casa, trova una foto di una bambina che le ricorda qualcosa, forse è sua figlia. Esce di casa, vede molte persone alle finestre, tutte la stanno riprendendo con i telefonini, ma nessuno le risponde. Arriva un auto, dalla quale scende un uomo con un passamontagna: indossa un simbolo che ha già visto sugli schermi vuoti dei televisori presenti nella casa dove si è risvegliata. L'uomo inizia a spararle contro con un fucile: lei fugge. Intorno a lei, decine e decine di persone, nessuna le parla, nessuna la aiuta, tutti la riprendono. Arriva ad una stazione di servizio, si rinchiude all'interno dove insieme a lei rimane intrappolata una coppia, che inizialmente sembra restia ad aiutarla. L'uomo col passamontagna, osservato e ripreso dalla folla all'esterno, cerca di sfondare il vetro per continuare a darle la caccia. La donna della coppia fugge con lei. E' una situazione assurda.
Episodio 3: The Waldo Moment
Jamie è un comico fallito, che vive "impersonando", tramite motion capture, un orsetto blu di nome Waldo, popolarissimo tra il pubblico televisivo britannico. Waldo è scurrile e aggressivo, e solitamente si confronta con figure pubbliche, sbeffeggiandole. Mentre Jamie è altamente insoddisfatto della sua vita, Waldo va alla grande; una sua performance mette in grande disagio un politico conservatore di lungo corso, Liam Monroe, che sta per candidarsi in un collegio blindato per i conservatori. Gli autori del programma decidono di insistere sbeffeggiando il politico al di fuori del programma, seguendolo durante la campagna elettorale, visto che il ritorno di ascolti è da capogiro. Nello stesso momento, Gwendolyn Harris, una giovane che spera di diventare politica di professione, viene selezionata per confrontarsi nello stesso collegio di Monroe, per i laburisti; è chiaro che non ha chance, ma per cominciare l'esposizione è quello che conta. Jamie, che era l'unico dello staff di Waldo ad opporsi alla campagna politica "laterale", ma che è costretto ad accettare la cosa per sopravvivere, dopo il primo giorno alloggia nello stesso albergo di Gwendolyn, e la sera la abborda, i due bevono insieme, si piacciono, vanno a letto, nasce qualcosa. Il giorno seguente Jamie svolge il suo lavoro sbeffeggiando alla grande Monroe, ma non vede l'ora di sentire o rivedere la ragazza. Nel frattempo, a Gwendolyn viene proibito di rivedere Jamie dal suo responsabile della campagna. Jamie si incattivisce, e Waldo diventa un fenomeno incontrollabile.
Nonostante la mia eccitazione quando ho saputo che ci sarebbe stato un seguito alla prima miniserie di Black Mirror, mi ero completamente dimenticato di controllare quando sarebbe andata in onda; appena l'ho saputo si erano conclusi i tre episodi, e così me li sono gustati uno dietro l'altro. Che dire, il genietto malefico Charlie Brooker stavolta ha sceneggiato tutti e tre gli episodi, uno più inquietante dell'altro. Grandi regie, grandi interpretazioni, grandi storie, emozioni forti e contrastanti, coinvolgimento massimo, è davvero un peccato che il ragazzo non si convinca a fare qualcosa di più lungo, ma evidentemente la creatività ha i suoi tempi, e questo è quello che ci deve bastare.
Splendida la coppia del primo episodio, la deliziosa Hayley Hatwell (Martha) vista in Captain America e Domhnall Gleeson (Ash) appena visto in Anna Karenina, nel secondo episodio grande Michael Smiley (Baxter), nel terzo episodio, che potrebbe richiamare anche l'ultima campagna elettorale italiana, ottimi Tobias Menzies (Monroe) e Jason Flemyng (Jack Napier).
Miniserie eccezionale, da non perdere.
2 commenti:
Mi hai convinto, inizio a recuperare la prima serie.
ottimo. non so se sia il tuo genere, ma è troppo intelligente per non piacerti. ci scommetto.
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