The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte 2 - di Bill Condon (2012)
Giudizio sintetico: si può vedere ma anche no (2,5/5)
Giudizio vernacolare ripristinato per l'occasione: io ve lo di'o, è stata una fati'a (vedelli tutti)
Bella si risveglia dopo aver dato alla luce Renesmee ed essersi trasformata in vampira. Tutta la famiglia Cullen è lì ad attenderla, ma c'è un po' di strada da fare, per Bella, per abituarsi al nuovo "stato". Mentre quindi Bella sorprende tutti per la sua capacità di controllo, Renesmee cresce a vista d'occhio con nuovi straordinari doni, e subisce l'imprinting nientemeno che con Jacob (cosa che inizialmente sconvolgerà non poco Bella). Ma la nascita della (non più) piccola, mette in assetto di guerra il clan dei Volturi, che sono convinti del fatto che Renesmee rappresenti una minaccia intollerabile per tutti i vampiri. I Cullen, quindi, riuniscono tutti i vampiri che sono convinti del contrario, decisi a fronteggiare, in una battaglia che si preannuncia epica, i Volturi ed i loro adepti e alleati.
Esattamente da dove era finito, riprende la saga di Twilight, per l'ultimo capitolo. Si conferma tutto quello che di peggio si era detto in passato, per gli altri capitoli: pessimi effetti speciali, recitazioni ai limiti dell'inguardabile, produzione costosissima (ma gli ultimi due capitoli sono stati girati contemporaneamente), colonna sonora di tutto rispetto. La sceneggiatura però ha un colpo di genio, questo va detto, riuscendo a descrivere ugualmente la battaglia finale: non vi dico altro nel caso scellerato foste intenzionati a vedervi il film.
Se del capitolo precedente ricorderò sicuramente il manichino anoressico di Kristen Stewart, di questo ultimo film mi rimarranno in mente solamente i titoli di coda con The Forgotten dei Green Day, e la brevissima apparizione (è proprio il caso di dirlo), di Marisa Quinn nei panni di Huilen. Il film ha fatto man bassa di Razzie Awards (premi per i peggiori), raggiungendo un record: nominato in tutte le categorie. Una bella soddisfazione, non c'è che dire.
Nessun commento:
Posta un commento