E' nata come una specie di scommessa, insieme all'amico Mazza, fan della band di Bradford Cox da sempre. Io, da sempre loro detrattore, in un giorno di particolare allegria, viste la data di Bologna, gli dico: "se vieni, vengo anche io". E così è. Auto al parcheggio Tanari, ed eccoci prendere una birra al banco del TPO, mentre Orville Peck e la sua band cominciano il loro set. In modalità snob massima, usciamo a chiacchierare sorseggiando la birra, e devo confessare che poi, ascoltando a posteriori il debutto del canadese, me ne pentirò. Ma solo un poco. Rientriamo ed attendiamo gli headliners.
Il pubblico è, fortunatamente, meno numeroso del mese scorso per gli Sleep, e sicuramente più disciplinato. La band di Atlanta, Georgia arriva sul palco, e dà inizio allo show, che vedrà una scaletta, stranamente ma neppure troppo, con lo stesso numero pezzi sia tratti dall'ultimo Why Hasn't Everything Already Disappeared? (sei), sia dal loro (probabilmente, non sono un esperto) migliore, Halcyon Digest, più una manciata di pezzi più datati. Musicisti ottimi, coesione sopraffina, e un leader decisamente atipico, ma in qualche modo magnetico, con quella presenza sghemba come la voce, mi conquistano canzone dopo canzone, a me, che li schifo. Debbo ammettere, bel concerto, grandi professionisti, e un Bradford Cox amabile.
Fortunately, the audience is less numerous than last month for the Sleep, and certainly more disciplined. The band from Atlanta, Georgia arrives on stage, and begins the show, which will see a set list, oddly but not too much, with the same number of tracks from the last Why Hasn't Everything Already Disappeared? (six), than from their (probably, I'm not an expert) best, Halcyon Digest, plus a handful of older tracks. Excellent musicians, super cool cohesion, and a decidedly atypical leader, but in some way magnetic, with that crooked presence like the voice, they conquer me song after song, to me, that I don't like them. I must admit, nice concert, great professionals, and a lovable Bradford Cox.
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