Glitch - Di Louise Fox e Tony Ayres - Stagioni 1, 2 e 3 (6 episodi ciascuna; ABC/Netflix) - 2015/2019
Il sergente James Hayes viene chiamato al cimitero a tarda notte e trova sei persone nude, sporche e disorientate. Inizia un'indagine ed è scioccato nello scoprire che una di loro è la sua defunta moglie Kate, morta due anni prima. I "ritornati" ricordano i loro nomi, ma tutti tranne Kate sembrano non sapere chi sono. Carlo parla solo italiano; si rende conto di chi è dopo un po', e inizia a parlare di suo fratello Alessandro. La dottoressa Elishia McKellar ha in cura un uomo di nome Alessandro che ha circa 90 anni, quindi James porta Carlo a vederlo. Sulla strada verso la casa di Alessandro, Carlo inizia a sanguinare dagli occhi. James si ferma per vedere se sta bene; Carlo scende dall'auto e si trasforma in cenere mentre attraversa il ponte. James racconta alla dottoressa McKellar cosa è successo, chiedendole di mantenerlo segreto finché non ne sapranno di più su ciò che sta accadendo. Vic trova la tomba di Carlo dopo aver assistito alla sua morte sul ponte. James torna a casa; ha una nuova moglie che è incinta. Si vede un altro uomo mentre scava per uscire dalla tomba.
Anche questa serie australiana è una variazione sul tema dei "ritornati", vista innumerevoli volte. E va bene così, perché, come ormai tutti sanno, molti paesi che non siano l'Italia hanno un rapporto molto diverso con la morte. A me è piaciuta un bel po', forse le sottotrame sono spesso romantiche, ma ha un quid che mi ha tenuto incollato allo schermo.
This Australian series is also a variation on the theme of the "returned", seen countless times. And that's fine, because, as everyone knows by now, many countries other than Italy have a very different relationship with death. I liked it quite a bit, perhaps the subplots are often romantic, but it has something that kept me glued to the screen.