Ho letto poco fa questo post sul blog dell'amico Angelo che mi ha fatto molto ridere, ma mi ha anche fatto riflettere. Probabilmente a causa del mio inguaribile ottimismo, da molti anni mi considero molto fortunato a proposito di musica.
Non solo non ho alcun rimpianto per non aver "sfondato" con le bands nelle quali ho suonato, ma sono anche completamente soddisfatto di come le mie scelte musicali, spesso senza compromessi, non mi abbiano mai emarginato, anzi. A volte ho come l'impressione di aver dato la mia piccola mano affinché il rock con la R maiuscola divenisse patrimonio della comunità.
A parte la prima band, e i difficili inizi a 12 anni in un paesone dove nessun giovane suonava uno strumento musicale, tutte le altre band si può dire che mi siano venute a cercare come batterista (anche se il mio vero esordio su un palco è stato da cantante, ma questa è un'altra storia).
La mia scelta di ascoltare il metal in provincia è stata coronata dopo pochi anni da un'ondata di giovani (più giovani di me) e devoti appassionati. La mia esperienza in una radio locale (anzi, due per l'esattezza) si è concretizzata per caso, senza insistenze da parte mia, tramite un amico che mi segnalava ad un altro amico, ed è stata più che soddisfacente, durando diversi anni. Ho dato anche in questo caso, il mio piccolissimo contributo alla diffusione del fenomeno grunge, lanciando nell'etere tonnellate di noise a suon di Soundgarden, Pearl Jam, Nirvana, Alice In Chains, non disdegnando inoltre né i Napalm Death, né gli Aerosmith, né i Mr. Bungle. Ho cominciato lentamente ad allargare gli orizzonti, e mi sono ritrovato, dopo che per anni le mie musicassette di ballads hard rock andavano in heavy rotation nelle autoradio di amici e conoscenti che in teoria non ascoltavano chitarre distorte, a vedermi fermato da amici e conoscenti al mare o per strada che mi chiedono di "riempirgli" gli I-pod o i lettori Mp3 con "quello che pare a me".
Per tornare al post di Angelo, la mia esperienza di "selezionatore musicale", escludendo il "lavoro" in radio, è stata un tassello ulteriormente positivo. Partita come una completa scommessa, da parte di un amico che aveva un locale, per riempire una serata completamente morta come quella del mercoledì, dandomi carta bianca sulle scelte musicali, mi ha fruttato qualche soldino e addirittura una settimana di contributi in più per la pensione. In quel locale dove solitamente risuonavano cose latino-americane o assolutamente commerciali, quando c'ero io dietro la consolle si riempiva delle note di Limp Bizkit, Korn, Jamiroquai, Lauryn Hill, Garbage, Metallica, Nine Inch Nails, Pearl Jam, Cardigans, Primal Scream, Africa Unite, Casino Royale, Ben Harper, Moby, Tricky, Massive Attack, Portishead, Bjork, Beastie Boys e ancora e ancora e ancora. Succedevano cose quasi imbarazzanti, come quando un tipo che conoscevo appena e che non avrei mai detto mi chiese di "fargli" un cd, o piacevoli come quando vedevi entrare nel locale persone che ci venivano apposta.
Come sempre, le cose sono due: o sono molto fortunato (in questo campo), oppure riesco sempre a vedere i lati positivi delle cose. In ogni caso, va bene così.
Photo by Piazza XX
2 commenti:
Credo che mi abbia rovinato il non
avere una "guida".
Le sorelle (8 e 10 anni più grandi)
andavano di guccini e degregori
(massimo rispetto, neh, ma a 14 anni
si suppone tu voglia altro) e gli
unici amici che ascoltavano musica
si facevano di carboni e vasco.
Perciò andavo di pop rock che
girava in tv e riviste musicali
di ogni genere (da tutto al mucchio
passando per tuttifrutti e ciao 2001).
Certo che se avessi avuto il web
a quell'età sarebbe stato tutto
differente...
nn sei fortunato, guardi avanti e precorri i tempi.L'importente è che poi queste cose in qualche modo ti vengono riconosciute, e in quel campo hai sicuramente i riscontri. A me succede nel campo che sai, e quando elaboro, indico le tendenze o le strategie vengo preso per visionario, salvo poi sentirmi dare ragione dopo che i danni sono stati fatti!!!!!!
come dice "un passo indietro no'.........."
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