Nella mia vita ho letto, o almeno ho sfogliato un sacco di giornali. Su qualcuno ho scritto, per lo più per caso. C'è stato un periodo nel quale avevo 13 abbonamenti (si, avete letto bene). Leggere i giornali, così come leggere i libri, ma in maniera diversa, è uno dei piaceri della vita (anche se non sempre è piacevole, a volte è doloroso; mi viene in mente la lettura completa di Repubblica e Corriere del giorno prima nel luglio del 2001 a Mykonos nei giorni del G8 di Genova, tanto per dirne una), e spero di avere sempre e per sempre la voglia, il tempo, la capacità critica, gli occhi buoni per farlo e continuare a farlo.
Dopo questa introduzione, che servirà a farvi capire perchè non scrivo più su nessun giornale (troppo romantico, troppo prolisso, troppe parentesi), arrivo al punto: dopo una sorta di insistenza di due amiche (sempre per riallacciarmi al discorso "donne intelligenti"), mi sono deciso a leggere una rivista settimanale che mi aveva sempre affascinato, ma che non avevo mai trovato la forza, il coraggio, il tempo di leggere. Dico leggere perchè in verità l'avevo comprata ma mai realmente letta con attenzione.
Ebbene, ne sono stato conquistato. Ho letto quasi tutto il numero speciale di agosto, che esula un po' dal solito stile (lo stile, per intenderci, di settimanali internazionali quali Time e Newsweek, mutuato qui in Italia ultimamente da Left), con reportage molto lunghi scritti da gente davvero in gamba con un piglio attento alla modernità e al mondo in generale. Internazionale riprende articoli di giornali di tutto il mondo, e traduce tutto in italiano. Ne viene fuori un giornale che, credetemi, ti fa sentire piccolo così. Veramente.
Grazie a voi due, voi sapete chi siete.
1 commento:
anche a me piace tanto... ma lo prendo quando sono in buona, con uno stato vitale alto e lo spirito di ricerca in moto centrifugo...
son tre anni che non lo compro.
grazie per avermelo ricordato.
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