arg/uru/bra/par ott 09 - 40

Dove siamo rimasti? Ah si. Il viaggio e' stato breve, ma piu' di quanto mi aspettassi. Ho beccato una signora uruguaiana in fissa con le telenovele di Rede Globo (pensa che rappresentino bene le realta' che descrivono) che ha chiacchierato tutto il tempo e alla fine mi ha dato il numero di telefono, se ripasso dalle sue parti non si sa mai. Montevideo mi ha dato l'impressione opposta di qualche giorno fa: decisamente brutta. Ho fatto alcune foto ma qui all'ostello che ho prenotato, bello, con bellissimi bagni e ottime iniziative equo-solidali, hanno i pc senza ingressi usb. Ho fatto un giro ma non ho voglia. Ma l'ansia e' salita quando mi sono collegato alla posta: Gaston mi dice che ci troviamo verso Corrientes il 15 o il 16 presto. Faccio due conti: devo partire domani quanto prima. Con desolazione (finta) dico alla bella Katia che mi ha accolto all'ostello che posso rimanere solo una notte anziche' due. Fa nulla, dice lei. Meglio, penso io. A due isolati c'e' il porto, vado li' e prenoto per domani alle 12,46 (precisi eh) con Buquebus il traghetto rapido per Buenos Aires. Da li' dovro' andare al Terminal bus che ormai conoscete gia' tutti (Retiro), prendere un bus per Posadas (13-14 ore, divertitevi a vedere dove rimane), da li' un locale per San Ignacio, dove presumibilmente arrivero' il 15 pomeriggio. Li', la mattina seguente, oppure, chissa', anche la sera stessa, rivedro' Gaston, che non vedo i pare dal 2007. Chi e' che disse qualcosa tipo "la bellezza non sta nel dove andare ma nell'andarci" secondo me, ci ha preso. Adesso mi faccio un piatto di spaghetti strani...non sto a dirvi...non c'era altro...sperimento. Me ne avanzeranno parecchi, se volete passare, io son qui, Perez Castellanos 1424, Montevideo.