No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20091015

room a thousand years wide


Questa è la stanza - GiPi


Italia di provincia, vicino al mare e a una fabbrica chimica, ancora abbastanza campagna. Giuliano, chitarra, ottiene dal padre, appassionato di cani da caccia, un "regalo temporaneo": una stanza, vicino al recinto dei cani, perchè Giuliano e la sua band possano provare i loro pezzi.

Gli altri componenti della band sono Stefano, cantante, di famiglia benestante e scontento per questo, soffre ancora per la perdita del fratello per una rara malattia, e vede nella musica un modo per ribellarsi ad un futuro borghese; Alex, batterista, il cui padre ha rubato per anni dei fondi dalla società della fabbrica chimica di cui sopra e poi è sparito forse ai Caraibi, lasciandolo con la madre e la zia che lo opprimono continuamente, ha la fissa del Terzo Reich, più per l'estetica che per altro; Alberto, basso, si prende spesso cura del padre, indebolito e reso infantile da una malattia.

La stanza è una via d'uscita, un'autostrada per il futuro. Ma spesso il futuro non si acchiappa al primo tentativo.


Non è il capolavoro di GiPi, ma anche questa storia è una storia viva, densa di emozioni e di vita vera, vissuta, sudata. Una di quelle storie che, diciamocelo, all'estero vanno a finire diversamente, ma questo è tutto un altro discorso. Scorrevole come sempre, meno visionario e pittorico nel disegno rispetto a cose che verrano dopo nel tempo, non stona affatto nel curriculum di GiPi.

Come leggerete da più parti, questo libro del 2005 è stato il primo realizzato da GiPi in Francia per Gallimard.

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