No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130220

cacciata

Hunted - di Frank Spotnitz - Stagione 1 (8 episodi; BBC/Cinemax) - 2012

Samantha Sam Hunter è un ottimo agente operativo dell'agenzia di spionaggio privata Byzantium. Ha una storia con il collega Aidan Marsh, ed ha scoperto da pochissimo di essere incinta. I due stanno lavorando in Marocco, quando Sam riesce a malapena, e con gravissime conseguenze, a scampare ad una trappola a lei tesa, da qualcuno che la vuole decisamente morta. Questo fatto, il suo lavoro, il suo addestramento e un fatto terribile accadutole quando era ancora una bambina, fanno di lei una persona altamente sospettosa, ma anche fortemente motivata e pericolosa.
Sam sparisce "dai radar" di chiunque, Byzantium compresa, per circa un anno. Si ritira nella sua casa di campagna, e recupera pian piano la forma fisica, sottoponendosi ad un allenamento intenso. Quando giudica sia arrivato il momento, torna a Londra, affitta un modesto appartamento, si ripresenta alla Byzantium, al suo capo Rupert Keel. Keel la rimette immediatamente in servizio, ma la sua scomparsa per un intero anno lo inducono a sorvegliarla attentamente; inoltre, già con il primo caso, è palese che c'è una talpa all'interno della squadra messa in piedi appositamente. Dal canto suo, Sam è si interessata a riavere il suo lavoro e a svolgerlo al meglio, ma al tempo stesso è decisa a trovare chi l'ha tradita, perché, ed i suoi mandanti.

Non è male questa Hunted, creata da Frank Spotnitz, già nel team di sceneggiatori di X-Files (e che voleva affidare il ruolo principale a Gillian Anderson), e co-prodotta da BBC e Cinemax (il canale che potremmo definire "di azione" di HBO). Forse fin troppo patinata, e si, come hanno sostenuto Andrew Anthony su The Observer e Jim Shelley sul Daily Mirror, con qualche clichés di troppo, ma con un ottimo ritmo (sarebbe stato difficile altrimenti sostenere episodi da un'ora) e una discreta dose di violenza. Discutibile qualche scelta di casting (Adam Rainer nei panni di Aidan è davvero troppo "modello"), ma una percentuale che supera sicuramente il 50% è invece azzeccato. Melissa George (In Treatment stagione 1, Mulholland Drive, Turistas, 30 giorni di buio, Triangle; sono decisamente influenzato quando vi parlo di lei, credo che, a dispetto del corpo da ex atleta - è stata una pattinatrice professionista -, abbia la bocca più bella e femminile mai vista) si rivela azzeccata, forse anche per via del passato da atleta, Stephen Dillane (Rupert Keel) è una sicurezza, convincente villain Patrick Malahide (qui Jack Turner; caratterista di lungo corso, anche lui come Dillane è in Game of Thrones - Lord Balon Greyjoy), sempre grintosissimo Adewale Akinnuoye-Agbaje (non lo riconoscerete negli eleganti panni di Deacon Crane, ma se vi dico Adebisi e Oz capirete).
L'intreccio riesce ad essere interessante. Vedremo, a questo punto, cosa riuscirà a fare Spotnitz: la BBC, a causa del calo di ascolti nella seconda parte della prima stagione, ha deciso di non partecipare alla produzione di una seconda stagione, mentre Cinemax continuerà, ed ha messo al lavoro Spotnitz. A meno che non si riesca a trovare un altro partner, ci sarà quindi una netta diminuzione del budget. La prima cosa a farne le spese è stata la location: nelle intenzioni del creatore c'era l'ambientazione di Berlino per la seconda stagione, e una diversa capitale europea se le stagioni fossero aumentate. Si rimarrà dunque a Londra. Vedremo.

Nessun commento: