No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20191103

Frontiera verde

Frontera verde - Scritta da Diego Ramírez Schrempp, Mauricio Leiva-Cock e Jenny Ceballos, diretta da Ciro Guerra, Jacques Toulemonde Vidal e Laura Mora Ortega (2019) - Miniserie in 8 episodi - Netflix

Nel profondo dell'Amazzonia, al confine tra Brasile e Colombia, una giovane detective, Helena, e il suo partner, un poliziotto indigeno di nome Reynaldo, indagano su una serie di misteriosi omicidi. Diventa presto chiaro che gli omicidi non sono l'unico mistero all'interno di questa giungla, quando scoprono il corpo di una donna che non mostra segni di invecchiamento nonostante sia stata riconosciuta come una persona scomparsa diversi decenni fa. Allo stesso tempo, la serie segue la storia di Yua e Ushë, due indigeni conosciuti come "Los Eternos" e la loro battaglia contro un europeo, Joseph, che crede che gli indigeni nascondano un incredibile segreto.

Segnalata da Nergal dei Behemoth sul suo Instagram, non avendo da fare un cazzo mi sono messo alla visione di questa miniserie colombiana senza saperne assolutamente niente, e dopo mezzo secondo ho riconosciuto la "mano" del regista Ciro Guerra (El abrazo de la serpiente), che dirige solo il primo episodio ma, come dire, traccia il solco da seguire per gli altri. Misticismo, intrigo poliziesco ma soprattutto, quel rispetto per la Pachamama tenuto neppure troppo sottotraccia, e quella (ancora) nemmen troppo velata accusa verso gli eredi dei Conquistadores che, negli animi sensibili, ingenerano sempre un liberatorio senso di colpa. Scherzi (non troppo) a parte, incedere lentissimo ma fotografia stupenda e finalmente, un prodotto fuori dagli schemi usuali.

Reported by Nergal (Behemoth) on his Instagram, having no fucking thing to do, I started the vision of this Colombian miniseries without knowing anything, and after half a second I recognized the "hand" of the director Ciro Guerra (El abrazo de la serpiente), which directs only the first episode but, how to say, traces the groove to follow for others. Mysticism, police intrigue but above all, that respect for Pachamama, not even too hidden, and the (still) not too veiled accusation against the heirs of the Conquistadores who, in sensitive minds, always generate a liberating sense of guilt. Seriously (I wasn't joking too much, before), very slow tv series but wonderful cinematography and finally, a product outside the usual patterns.

Nessun commento: