No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20191227

Apathy on the Indiana Border

Emma Ruth Rundle + Messa, Bronson, Madonna dell'Albero Ravenna, giovedì 17 ottobre 2019
Emma Ruth Rundle + Kint and Vespertina, Colorificio Kroen, Verona, venerdì 18 ottobre 2019

La giornata di giovedì comincia lentamente, dopo l'insoddisfacente concerto degli Sleep della sera precedente, e prosegue altrettanto lentamente con il mio avvicinamento in auto da Bologna a Ravenna, dove pranzo vicino al mare con l'amico Antonio, che sarà con me anche la sera. Il pomeriggio lo passo perdendo tempo e riposandomi, presso l'unico hotel esistente nella località dove sorge il Bronson. All'ora di cena decido di provare il ristorante dello stesso hotel, del quale parlano molto bene, e quando sono a metà della cena ecco che si ripete la stessa cosa della settimana precedente a Praga: ERR, la sua band, il suo uomo del merchandise, e un italiano dell'agenzia che li ha portati in Italia, arrivano ed occupano un tavolo del ristorante. Finisco la mia cena, e come la settimana precedente mi avvicino al tavolo, mi scuso, saluto e ringrazio, dando appuntamento a tutti a tra poco, e a domani sera a Verona.

Poco più tardi mi faccio i 500 metri che separano l'hotel dal locale, e aspetto l'amico per entrare. Il Bronson non è cambiato dall'ultima volta (già tre anni, concerto di Basia Bulat), piccolo, e come sempre, pochi spettatori. Cominciano i veneti Messa, autori di un doom metal piuttosto scolastico, che stride tantissimo con la voce della cantante Sara, tra l'altro un po' affogata nel mixaggio. Siamo già in ritardo sulla tabella di marcia, ma viene loro concesso un bel minutaggio. E adesso, andiamo avanti con Emma Ruth Rundle e la sua band.

Dopo averla vista lontano dall'Italia per due volte, da solo, è un bene che per questa "doppietta" io sia in compagnia di amici che la conoscono poco, e perfino non la apprezzino granché: posso provare altri punti di vista. Il mio, per questa serata, è che l'artista abbia modificato leggerissimamente la scaletta, con qualche ritocco agli arrangiamenti (in particolar modo sui pezzi di Marked to Death), cosa che apprezzo particolarmente, e che però non sia particolarmente ispirata dalla risposta del pubblico: non farà il classico encore (di questo tour europeo) Shadows of My Name (ma se ne scuserà sul suo Instagram, dicendo che era molto stanca). Mi dispiace non ascoltare l'encore, ma spero ci sarà modo domani sera. Il suo approccio è comunque molto professionale, perfino nelle modifiche alla set list. Capisco bene che il genere che pratica possa non piacere, però certamente il talento è indiscutibile. E' in forma, ma concerto così così, anche per i suoni, non perfetti.

Venerdì mattina, da Madonna dell'Albero torno a Bologna, dove nel pomeriggio partiremo con un altro amico per Verona, e in serata ci incontreremo con un altro amico. Dopo la pizza, eccoci al Colorificio Kroen, un circolo ricavato in una ex fabbrica. La creatività italiana è indubbia, ma la resa sonora discutibile. Aprono i Kint con Vespertina, band emiliana e cantautrice perugina, per un post rock sperimentale apprezzabile ma migliorabile.

I ritardi si accumulano, ma stasera, i suoni sono migliori, e ERR appare un po' più ispirata. La scaletta è la stessa ma con un paio di pezzi in più, inclusa la conclusiva Shadows, che la stessa annuncia dicendo che non farà il teatrino dell'encore, uscendo e rientrando. Come ieri sera, prendo nota dei punti di vista "contrari". E' probabile che Emma debba ancora lavorare sulla diversificazione del songwriting; io ovviamente mi commuovo su Protection e Real Big Sky, il locale è più gremito, anche se ne perde un po' la visibilità.

Si conclude così la settimana con 5 concerti in 6 giorni.


Thursday, Ravenna
After seeing her far from Italy twice, by myself, it is good that for this "double date" I am in the company of friends who know her little, and even do not appreciate her very much: I can taste other points of view. Mine, for this evening, is that the artist has changed very slightly the setlist, with some tweaking of the arrangements (especially on the tracks from Marked to Death), which I particularly appreciate, but that she is not particularly inspired by the feedback of the public: she will not play the classic encore (of this European tour) Shadows of My Name (but she will apologize for it on her Instagram, saying she was very tired). I regret not listening to the encore, but I hope there will be a way tomorrow night. Her approach is still very professional, even in the changes to the set list. I understand that the genre that she plays may not like it, but certainly talent is indisputable. She is ok, but not-so-good concert, even for the sounds, not perfect.
Friday, Verona
The delays accumulate, but tonight, the sounds are better, and ERR looks a little more inspired. The setlist is the same but with a couple more tracks, including the conclusive Shadows, which herself announces saying that she will not make the encore theater, going out and coming back. Like last night, I take note of the "contrary" points of view. It is likely that Emma still has to work on diversifying songwriting; I am obviously moved by Protection and Real Big Sky, the place is more crowded, even if we lost something in visibility.

Nessun commento: